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CATANZARO/PADOVA - «Secondo degli astrusi criteri del Ministero dello Sviluppo economico, per riassegnare le frequenze alle televisioni locali, in vista dell'approdo alla tivù digitale di seconda generazione, i calabresi dal prossimo primo luglio potrebbero vedere andando con il telecomando al canale 19 del Dgt un'emittente veneta». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. «Si tratta di "Canale Italia 83 Extra" - spiega Occhiuto - una realtà di Rubano, nel padovano, che non ha una sede nella nostra Regione, non ha un dipendente in Calabria, e che ha partecipato ai bandi Mise sfruttando dei bug del sistema. A farne le spese, al momento, sarebbe "L'altro Corriere" scivolato dal canale 19 al canale 75. Una retrocessione che avrebbe un pesante impatto d'immagine ed economico».
«Qualcosa non torna - sottolinea Occhiuto -, come può una tv locale che non ha sede in Calabria e che fino a poche settimane fa non esisteva neanche nei monitoraggi Auditel fregare la frequenza ad una tv calabrese, radicata, riconoscibile, che da anni offre informazione e lavoro nella nostra Regione?». «Su questa vicenda - conclude - voglio vederci chiaro, e chiederò immediatamente approfondimenti al ministro Giancarlo Giorgetti».
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