VENEZIA - Non c'è prova di vizi tecnici nella gondola realizzata e varata nel luglio del 2012 dallo squero Tramontin su incarico di un conosciuto pope di Bacino...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il contenzioso giudiziario è stato avviato nel 2014: Manfredi, assistito dall'avvocato Augusto Palese, contesta alcuni rilevanti vizi costruttivi nella gondola realizzata da Tramontin, a suo avviso instabile e difficilmente manovrabile. Davanti al giudice, il gondoliere ha sostenuto che il titolare dello squero si era impegnato a riprendere la gondola, restituendo l'intera somma (per metà in realtà incassata direttamente dalla Regione Veneto a titolo di contributo per la costruzione di imbarcazioni tipiche). Roberto Tramontin ha fornito una diversa versione, ovvero che si era reso disponibile a fungere da intermediario per trovare un nuovo acquirente, nulla più. Sul punto, scrive il giudice, i testimoni ascoltati in Tribunale non hanno contribuito a fare chiarezza, e dunque la tesi sostenuta da Manfreda non è provata.
Quanto ai vizi costruttivi, il perito nominato dal giudice li ha esclusi, negando la necessità di intervenire per eseguire interventi di modifica strutturale: le misurazioni effettuate hanno riscontrato una differenza inferiore ad un centimetro, del tutto giustificata dal fatto che la gondola è un prodotto artigianale, costruito su misura, e che ciascun esemplare non può essere perfettamente uguale agli altri, non trattandosi di un'imbarcazione costruita in serie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino