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BELLUNO - Il killer degli pneumatici ha colpito ancora. Due nuovi casi di gomme bucate sono emersi ieri mattina, nella medesima zona di via San Lorenzo, nel medesimo parcheggio dove l'ignoto o gli ignoti hanno agito nel fine settimana. E ora la vicenda sta diventando un vero e proprio giallo. La segnalazione di due nuovi casi, dopo il raid avvenuto la notte tra sabato e domenica quando sono state danneggiate 9 auto, è arrivata ieri mattina.
Gomme forate a un Suv di un pensionato, residente nel condominio San Lorenzo, e a un altro automobilista proprietario di un'utilitaria rossa parcheggiata nei pressi dell'edificio di fronte, il condominio Visentin. I due nuovi casi, con le altrettante denunce sono confluite nell'indagine che stanno portando avanti i carabinieri del Norm, Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Belluno. I militari, diretti dal capitano Emanuela Cervellera, stanno vagliando gli elementi raccolti, le testimonianze di persone che hanno visto qualcosa di anomalo a ridosso del raid vandalico. Nessun aiuto invece può arrivare dalle immagini: la zona infatti non è coperta da videosorveglianza.
L'ignoto ha agito con dolo, sicuramente per fare male. Ha utilizzato un attrezzo per fare dei buchi invisibili sulle ruote, che si sono sgonfiate lentamente. Tanto che qualcuno, alla luce dei nuovi casi, avanza anche un'ipotesi: che il Suv del pensionato del San Lorenzo ritrovato con le gomme a terra ieri mattina fosse un residuo del raid di sabato notte. «In oltre 40 anni che abito qui non era mai accaduta una cosa simile», spiega un inquilino del condominio San Lorenzo.
Il Gazzettino