TRIESTE - Sono tre su otto i punti monitorati in Friuli Venezia Giulia che superano il limite di inquinamento previsto dalla legge: la foce del canale in via Battisti nel comune...
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Il 10% dei rifiuti presenti sulle spiagge italiane proviene, infatti, dagli scarichi dei nostri bagni. Rifiuti buttati nel wc che raggiungono il mare, anche a causa di sistemi di depurazione inefficienti, minacciando la fauna marina. Il 9% di questi rifiuti spiaggiati è costituito da bastoncini per la pulizia delle orecchie che vengono buttati nei wc. In sole 46 spiagge lungo la penisola sono stati trovati quasi 7mila cotton fioc (monitorate da Legambiente tra il 2016 e il 2017 con l’indagine Beach Litter), in pratica due bastoncini per le orecchie ogni passo tra la sabbia. Il problema, purtroppo, non sono solo i cotton fioc. Sulle nostre spiagge c’è di tutto: blister, tamponi e assorbenti, medicazioni, deodoranti per wc, contenitori per le lenti a contato. Nella spiaggia di Canovella de’ Zoppoli, nel Comune di Duino Aurisina, è stata riscontrata la presenza, su un’area monitorata pari a 1.200 metri quadri, di 665 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Ciò che più ha colpito è stata la percentuale di rifiuti provenienti da attività produttive di pesca e acquacoltura, pari a circa il 44%, ben al di sopra rispetto al dato nazionale (14%). Il 97% di questi rifiuti è costituito da reti per mitili: se ne sono trovate in media 27 ogni 10 metri.
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Il Gazzettino