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ROVIGO - Un affetto e una preoccupazione diffusi, palpabili, sinceri e profondi, caratterizzano queste ore di attesa inquieta di segnali di miglioramento delle condizioni di Franco Pavan, giornalista del Gazzettino, stimato e conosciuto da un capo all'altro del Polesine, che si trova ricoverato in Terapia intensiva all'ospedale di Padova, dove è stato trasportato dall'elisoccorso giovedì mattina dopo essere stato colpito da una monovolume mentre sull'Eridania, fra Canalnovo e Crespino, era sulla sua bici da corsa. Le conseguenze del violento impatto sono state tali da richiedere più di un intervento chirurgico. Dopo il primo, d'urgenza, appena arrivato in ospedale, che è servito ad arginare le emorragie in particolare con la rimozione della milza, un intervento che spesso avviene in caso di traumi addominali, ieri è stato sottoposto a una più lunga e delicata operazione di stabilizzazione della frattura cervicale che necessita di due diverse sedute. La prima, quella di ieri, è tecnicamente riuscita, la seconda si terrà oggi. Dal punto di vista generale le sue condizioni sono stabili e viene mantenuto sedato dall'equipe dell'Istar 3, uno degli Istituti di anestesia e rianimazione in cui si articola la Terapia intensiva dell'ospedale padovano. Mentre in tanti fanno sentire in ogni modo la vicinanza a Franco, è stato necessario occuparsi di alcune questioni che il suo ricovero ha lasciato in sospeso. Come l'accudire il suo gatto, questione sollevata da amici e che ha visto l'interessamento della Polizia locale di Pontecchio.
L'INCHIESTA
Dal punto di vista delle indagini legate all'incidente, gli accertamenti sono tuttora in corso e dopo i rilievi eseguiti dai carabinieri sul posto, il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Andrea Bigiarini, ha disposto il sequestro dei mezzi.
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Il Gazzettino