Forcolin, l'ex vice di Zaia, nuovo presidente del Casinò. «Mi dimetto da militante Lega»

Gianluca Forcolin
VENEZIA Un piede in Lega accanto a Zaia e insieme uno sguardo a Brugnaro. Gianluca Forcolin, nominato ieri presidente del Casinò di Venezia, torna in pista. Lo scorso...

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VENEZIA Un piede in Lega accanto a Zaia e insieme uno sguardo a Brugnaro. Gianluca Forcolin, nominato ieri presidente del Casinò di Venezia, torna in pista. Lo scorso luglio aveva annunciato la sua ridiscesa in campo su Facebook con l'immagine di un leone, non a caso uno dei simboli che identifica la Serenissima e insieme l'ente regionale. L'ex vicepresidente della Regione, da un anno in panchina, infatti, scaldava i muscoli a bordo campo, pronto a rientrare in gioco. Si era dimesso nell'agosto del 2020, escluso dalla competizione elettorale regionale, finito nell'occhio del ciclone a causa del bonus per l'emergenza, peraltro non percepito. La sua mancata ricandidatura è una ferita ancora aperta per molti sostenitori del Carroccio del Veneto orientale. Tributarista, 52 anni, da 28 tesserato Lega, aveva sempre assicurato che avrebbe continuato a fare politica e il suo sostegno alle elezioni a Zaia e alla Lega. 


Una delle novità, però, riguarda il suo ruolo di attivista nel partito, che auto-ridimensiona dopo aver ricevuto copia del decreto di nomina di presidente. «Nelle prossime ore presenterò le dimissioni dal ruolo di militante ad Andrea Tomaello in qualità di commissario della Lega - spiega Forcolin - Resto comunque come sostenitore. Mi tolgo la veste di militante per senso di serietà verso un ruolo di presidente del Casinò, che va svolto con la massima attenzione e senso di dovere istituzionale. Non posso che ringraziare l'appartenenza ad un partito che mi ha dato molto in termini di opportunità sia in Parlamento, sia in Regione, senza dimenticare ciò che più amo, ossia la mia città, Musile. Opportunità che metterò a sistema in questo nuovo incarico».

Qualche tentazione da Coraggio Italia?

«No, resto nella grande famiglia della Lega. Certo la nuova sfida si sposa a pieno con la buona amministrazione della Regione e del Comune di Venezia. I due fari per me rimangono il presidente della Regione Zaia e il sindaco di Venezia Brugnaro, che è anche un imprenditore lungimirante con le idee chiare. Ringrazio entrambi e il presidente uscente della casa da gioco Maurizio Salvalaio per l'importante lavoro svolto e da cui eredito il testimone nelle consapevolezza che non mi tiro mai indietro quando c'è da lavorare per il bene pubblico. Di sicuro mi fa piacere tornare a Venezia, anche se il ruolo che ho occupato in passato come amministratore della Regione e il nuovo incarico di presidente del Casinò hanno caratteristiche molto diverse. Il rilancio della città, avviato da Brugnaro, passa anche per la sede del Casinò, un volano importante per un'azienda che conta circa 600 dipendenti e oltre cento milioni di euro di fatturato». E durante quest'anno in panchina Forcolin non ha mai fatto mistero dell'aspirazione di tornare ad occupare comunque un ruolo politico, nelle future elezioni comunali a San Donà o nella stessa Regione. 
 

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Il Gazzettino