La bimba e la gattina "liberata": due guardie zoofile denunciate

La gattina contesa
MONSELICE - Nel settembre scorso una gattina di pochi mesi era...

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MONSELICE - Nel settembre scorso una gattina di pochi mesi era stata strappata dalla famiglia che l’aveva adottata con tanto amore e che era stata ingiustamente accusata di maltrattamenti sulla cucciola. A distanza di 8 mesi l’indagine si è conclusa e due guardie zoofile della Lac sono state denunciate per concussione e per possesso di segni distintivi contraffatti. «Nell’agosto scorso abbiamo salvato da un tombino davanti casa una cucciola di gatto. – comincia a raccontare la mamma della famiglia che ha subito l’ingiustizia – Io e mio marito abbiamo deciso di tenerla, facendo la felicità dei nostri figli e in particolare della nostra bimba di sei anni. A distanza di qualche settimana, però, abbiamo ricevuto la visita degli agenti della Polizia Locale». Qualcuno, infatti, aveva segnalato al Comando che la gattina veniva maltrattata dalla sua padroncina. «Gli agenti, in realtà, non ci hanno mosso contro alcuna accusa. – continua la signora – Hanno chiesto di vedere la gattina e l’hanno trovata in buona salute. Poi l’hanno messa in braccio a mia figlia, ci hanno salutati e se ne sono andati». Quella visita ha lasciato un po’ perplessi i padroni di casa, che non avevano certo notato comportamenti aggressivi della piccola nei confronti della bestiola. Dopo qualche giorno, però, gli agenti sono tornati. «Hanno chiesto di rivedere l’animale e di nuovo, appurato il buono stato di salute e il carattere giocoso, – spiega la mamma – hanno concluso che era tutto a posto e se ne sono andati». Il 12 settembre scorso alla porta di casa si sono presentati un uomo e una donna in divisa. «Non si sono qualificati, ma sembravano essere della Forestale. – racconta la signora – Ci hanno detto che erano in possesso di un video nel quale si vedeva chiaramente mia figlia, in giardino, maltrattare la gattina. Io continuavo a chiedere se potevano riprendere una minore in casa sua, negando comunque episodi di maltrattamento. Loro hanno insistito moltissimo, dicendo che ci avrebbero denunciati penalmente se non gli avessimo dato la gattina. Mio marito, stressato per le visite dei vigili prima e di quella che pensavamo essere la Forestale poi, ha consegnato loro la micia. Ci hanno detto che c’era già una famiglia pronta ad adottarla. E invece dopo qualche giorno abbiamo scoperto che era approdata in canile». L’episodio ha lasciato l’amaro in bocca alla famiglia, che dopo qualche giorno ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. È così scattata l’indagine, che ha portato all’identificazione delle due guardie zoofile della Lac, poi denunciate appunto per concussione (avendo sottratto con le minacce la gattina) e per possesso di segni distintivi contraffatti. «Noi abbiamo sbagliato a consegnare la nostra gattina nelle mani di quelle persone. – conclude la mamma – E loro hanno sbagliato ad agire così. Se davvero temevano che la micia stesse male, potevano chiederci di andare insieme dal veterinario e quello ne avrebbe sicuramente appurato le ottime condizioni di salute psicofisica. Che nostra figlia giochi molto con gli animali di casa è indubbio, ma che li maltratti non è assolutamente vero». Nel frattempo la famiglia ha adottato un altro gatto, ma non ha potuto riprendersi la propria micia, approdata in un'altra casa. Nella Città della Rocca non sarebbe questa l’unica storia di sequestri di animali senza un reale motivo. Camilla Bovo
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Il Gazzettino