Gallina e testa di vitello al torneo dei licei: scoppia la polemica sui social

Gallina e testa di vitello al torneo dei licei: scoppia la polemica sui social
TRIESTE - Una gallina viva e una testa di vitello stanno creando grande scalpore in queste ore sui social: sono stati portati l'altra sera ad una partita del torneo dei licei...

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TRIESTE - Una gallina viva e una testa di vitello stanno creando grande scalpore in queste ore sui social: sono stati portati l'altra sera ad una partita del torneo dei licei scientifici Oberdan e Galilei. A denunciarlo su Facebook è una triestina che scrive: «Un ragazzo ha ben pensato di portare una gallina viva in campo e con la collaborazione dei suoi coetanei iniziare a riempirla di fumogeni a 1 centimetro di distanza. Successivamente, come se non bastasse, sbandierarla in giro per il campo strattonandola in maniera indecente. Faccio questo stato - conclude - perchè rimanere indifferenti è impossibile». Pronta la replica degli studenti del Liceo Oberdan sul social network:  «L'Oberdan ha portato una gallina (tra l'altro non acquistata, ma di proprietà di un ragazzo) come gesto che a noi era parso goliardico. Questa gallina è stata lontana dal campo con il suo padrone per tutta la durata della partita per evitare che potesse essere stordita da fumogeni o petardi e a fine partita è stata lasciata entrare in campo per festeggiare, tra l'altro senza avere mai troppa calca addosso, e non esiste dire che è stata maltrattata». «A parte questo "gesto" il nostro comportamento è stato il classico di una partita - prosegue - abbiamo cantato, ci sono stati degli sfottò da una curva all'altra e basta. Non c'era nessuna persona ubriaca o drogata come certi hanno sostenuto. La testa di vitello - puntualizza infine - è stata portata dagli studenti del Galilei» che a loro volta spiegano: «La testa del vitello ci è stata regalata ( qualcuno ha ben pensato che ci fossimo improvvisati macellai dell'ultimo minuto ed avessimo scuoiato per l'occasione l'animale ). Pertanto l'animale non ha subito alcuna violenza o maltrattamento ( al di fuori di quello subito in macelleria ma ,in tal caso, non è certo a noi che dovete rivolgervi)».


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Il Gazzettino