Galan chiede lo sconto ai giudici, l'ex Doge a un passo dalla libertà

Galan chiede lo sconto ai giudici, l'ex Doge a un passo dalla libertà
L'ex Governatore del Veneto, Giancarlo Galan, ha iniziato a contare i giorni che lo separano dalla libertà. Se il Tribunale di sorveglianza di Padova dovesse accogliere...

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L'ex Governatore del Veneto, Giancarlo Galan, ha iniziato a contare i giorni che lo separano dalla libertà. Se il Tribunale di sorveglianza di Padova dovesse accogliere l'istanza dei suoi difensori e concedergli gli ultimi 45 giorni di liberazione anticipata, l'esponente di Forza Italia uscirà dagli arresti domiciliari tra meno di due settimane: il 20 novembre. Se invece i giudici dovessero negargli l'ultimo beneficio, imponendogli di scontare la pena fino alla conclusione, tornerà uomo libero all'inizio di gennaio.


La legge prevede la concessione di 45 giorni di liberazione anticipata ogni sei mesi di pena scontata, ma la subordina al comportamento tenuto dal detenuto. In passato i giudici hanno negato gli ultimi 45 giorni di beneficio alla luce dell'episodio di danneggiamento di villa Rodella, l'abitazione che Galan e la moglie, Sandra Persegato, sono stati costretti a lasciare in quanto è stata confiscata dallo Stato dopo del patteggiamento a due anni e dieci mesi di reclusione chiesto dall'ex Governatore per il reato di corruzione. Quando, nell'autunno del 2015, i coniugi lasciarono la residenza di Cinto Euganeo per trasferirsi nella villa messa a disposizione da un amico, a Rovolon, staccarono wc, camini, termosifoni e altro materiale interno ed esterno al manufatto e furono denunciati per danneggiamento dagli uomini della Guardia di Finanza.


Pochi giorni fa, però, la Procura di Rovigo, competente per territorio, nella persona del procuratore capo di Rovigo, Carmelo Ruberto, ha chiesto e ottenuto l'archiviazione del fascicolo ritenendo che Galan e la moglie fossero «in buona fede». Anche se la coppia ha provveduto a ripristinare i luoghi, il provvedimento ha suscitato non poche perplessità in quanto è difficile credere che l'ex Governatore e la signora Persegato non sapessero cosa stavano facendo: non si è mai visto che quando si lascia una casa ci si porta via anche i radiatori. Ma tant'è: i magistrati di Rovigo hanno stabilito che non è stato commesso alcun reato, scrive ora l'avvocato Antonio Franchini ai giudici della Sorveglianza, e Galan ha diritto alla liberazione anticipata che in precedenza gli era stata negata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino