Il furto incredibile: smontati e rubati in una sola notte 266 pannelli solari

Alcuni pannelli solari simili a quelli rubati
MEGLIADINO SAN FIDENZIO - Torna in azione la banda del...

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MEGLIADINO SAN FIDENZIO - Torna in azione la banda del fotovoltaico e in Bassa Padovana sono subito dolori. I soliti ignoti hanno preso di mira un campo fotovoltaico nelle campagne fra i colli e l'Adige, e nel sacco sono finiti pannelli e attrezzature per un valore di decine di migliaia di euro: l'entità del bottino, ancora in via di definizione, supera i 70 mila euro. La razzia è andata in scena in una notte sola, quando i malviventi hanno raggiunto un impianto fotovoltaico situato in via Gioachin, a Megliadino San Fidenzio, in una zona di campagna lontana da abitazioni e centri abitati. La struttura, come molte altre che sono sorte negli ultimi tempi fra l'estense e il montagnanese, produce energia a servizio di un'azienda agricola della zona. Una volta arrivati sul posto, gli autori del colpo hanno manomesso il sistema d'allarme: questo dettaglio fa pensare che la razzia sia stata progettata fin nel minimo dettaglio, dato che i visitatori notturni sapevano benissimo dove mettere le mani e come fare per neutralizzare l'impianto di sorveglianza. A questo punto è bastato loro forzare il cancello d'ingresso per entrare nel campo fotovoltaico vero e proprio. Poi è scattata la parte più complicata del furto e i ladri hanno smontato un numero incredibile di pannelli. Ne sono stati asportati addirittura 266. Il materiale è stato caricato su un camion portato per l'occasione. Capita spesso, in questi casi, che i mezzi pesanti utilizzati per caricare la refurtiva facciano la stessa fine dei pannelli. Tir e apparecchiature sono quasi certamente già finiti oltre confine, da dove torneranno sotto forma di materiali a prezzo ridotto. Il fotovoltaico, infatti, è facilmente piazzabile sul mercato nero ed è pure parecchio richiesto. Ultimata la raccolta, i ladri hanno abbandonato il complesso di via Gioachin senza lasciare alcuna traccia. Non ci sono testimoni e nessuno ha notato niente di strano. Quella dell'altra notte è l'ennesima ruberia messa a segno ai danni di imprenditori della Bassa, anche se in nessuno dei casi precedenti si era arrivati a un bottino così importante. Della vicenda sono stati informati i carabinieri della stazione di Santa Margherita d'Adige. 
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Il Gazzettino