L'arrestato evade in stile Maniero dalla finestra della toilette

VENEZIA - Era stato brillantemente arrestato giovedì 9 dalla polizia croata, mentre era diretto alla frontiera con la Serbia, il suo paese natale, dove conta senz'altro...

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VENEZIA - Era stato brillantemente arrestato giovedì 9 dalla polizia croata, mentre era diretto alla frontiera con la Serbia, il suo paese natale, dove conta senz'altro appoggi sicuri. Ma Dragan Mladenovic, 54 anni, componente della banda del furto del secolo a palazzo Ducale, è già uccel di bosco e forse a quest'ora la frontiera serba l'ha già passata. Ha beffato la polizia croata, pare con un trucco vecchio come il mondo, lo stesso che fu tentato a Venezia da componenti della banda di Felice Maniero ai bei tempi. Il trucco del "mi scappa la pipì". Doveva essere accompagnato dai poliziotti nel trasferimento a palazzo di giustizia per essere interrogato. Ma gli scappava la pipì. I poliziotti lo hanno scortato fino alla toilette. E Dragan sarebbe uscito dalla finestra. La versione ufficiale è leggermente diversa: l'arrestato, condotto all'interno del posto di polizia per poi essere trasferito, avrebbe aggredito un agente, gettandolo sul pavimento, e sarebbe riuscito a uscire impunemente dal posto di polizia e a dileguarsi.


«Disappunto e grande sorpresa» per la rocambolesca fuga di Mladenovic sono stati espressi da parte del questore di Venezia, Vito Gagliardi. Per la polizia veneziana, che aveva condotto le indagini sul furto del secolo a palazzo Ducale, i gioielli inestimabili della collezione dell'emiro del Qatar, Al Thani, che erano esposti in mostra a Venezia, si tratta comunque di un passo indietro grave. La fuga di Mladenovic manda parzialmente in fumo gli sforzi della polizia veneziana, che era riuscita, in mesi di lavoro, a identificare e far arrestare ben quattro componenti della banda, compreso il leggendario Vinko Tomic, forse il più noto ladro di diamanti del mondo.

Perché in Serbia, ora, possono essere due i componenti della banda ancora ricercati, dopo che tutti gli altri quattro sono stati catturati, grazie alle informazioni della polizia veneziana e alla collaborazione di quella croata. Croato, infatti, è il cervello della banda, il re dei furti di diamanti in mezzo mondo, Vinko Tomic. Oltre a Dragan Mladinovic, infatti, in Serbia si nasconde anche il sesto membro della banda, Goran Perovic, l'uomo che secondo gli investigatori serbi avrebbe ancora in mano il bottino, i gioielli della collezione dell'emiro che vennero fatti sparire dalle teche ultra-sicure di palazzo Ducale. Su Perovic pende da tempo un mandato di cattura internazionale.


 


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Il Gazzettino