VENEZIA - Era stato brillantemente arrestato giovedì 9 dalla polizia croata, mentre era diretto alla frontiera con la Serbia, il suo paese natale, dove conta senz'altro...
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«Disappunto e grande sorpresa» per la rocambolesca fuga di Mladenovic sono stati espressi da parte del questore di Venezia, Vito Gagliardi. Per la polizia veneziana, che aveva condotto le indagini sul furto del secolo a palazzo Ducale, i gioielli inestimabili della collezione dell'emiro del Qatar, Al Thani, che erano esposti in mostra a Venezia, si tratta comunque di un passo indietro grave. La fuga di Mladenovic manda parzialmente in fumo gli sforzi della polizia veneziana, che era riuscita, in mesi di lavoro, a identificare e far arrestare ben quattro componenti della banda, compreso il leggendario Vinko Tomic, forse il più noto ladro di diamanti del mondo.
Perché in Serbia, ora, possono essere due i componenti della banda ancora ricercati, dopo che tutti gli altri quattro sono stati catturati, grazie alle informazioni della polizia veneziana e alla collaborazione di quella croata. Croato, infatti, è il cervello della banda, il re dei furti di diamanti in mezzo mondo, Vinko Tomic. Oltre a Dragan Mladinovic, infatti, in Serbia si nasconde anche il sesto membro della banda, Goran Perovic, l'uomo che secondo gli investigatori serbi avrebbe ancora in mano il bottino, i gioielli della collezione dell'emiro che vennero fatti sparire dalle teche ultra-sicure di palazzo Ducale. Su Perovic pende da tempo un mandato di cattura internazionale.
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Il Gazzettino