Teresa sepolta in una bara bianca: «Ha vissuto nella ricerca dell'amore»

La bara all'uscita della chiesa
ZELO BUON PERSICO (LODI) - Centinaia di persone hanno gremito chiesa e sagrato della parrocchiale di Zelo Buon Persico (Lodi) in occasione dei funerali per Teresa Costanza, la...

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ZELO BUON PERSICO (LODI) - Centinaia di persone hanno gremito chiesa e sagrato della parrocchiale di Zelo Buon Persico (Lodi) in occasione dei funerali per Teresa Costanza, la giovane uccisa con il fidanzato Trifone Ragone la settimana scorsa a Pordenone.


Giovani, anziani, gruppi parrocchiali dell'oratorio frequentato dalla madre, volontaria della croce Rossa, amici, ex compagni di scuola non hanno voluto mancare mentre il parroco don Gian Franco Rossi ha parlato nella predica di morte assurda. «Teresa ha cerato di vivere la sua vita pur breve nella ricerca di senso, verità, amore. Ricerca tragicamente conclusa con una morte assurda ma anche ricerca che però ora lei continua perché se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Nessuno potrà separarci dall'amore di Cristo».



«Qualcuno ha voluto porre fine in maniera orrenda alla sua vita terrena - ha aggiunto il parroco - Ora anche lei vede che nessuno potrà comunque mai separarla da Dio». All'inizio della predica, una persona è stata soccorsa per un malore dai volontari della Croce Rossa. Teresa è stata sepolta in una bara bianca.



Funerali oggi e grande folla di amici e parenti anche per Trifone Ragone, il 29enne militare effettivo al 132. Reggimento Carri di Cordenons (Pordenone). Lui era nato a Monopoli (Bari), ma ad Adelfia risiedono i suoi genitori. L'intera via Chiesa Madre, che porta alla parrocchia San Nicola dove si sta tenendo il rito funebre celebrato dal parroco don Felice, era colma di gente, anche perché parte della parrocchia è inagibile per restauro.



Alle esequie hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, tra le quali il comandante Esercito Puglia, generale di Brigata Natalino Madeddu. Per esplicita richiesta dei famigliari del militare, la chiesa è preclusa a giornalisti e cameraman. Il feretro di Ragone, avvolto da una bandiera tricolore, è stato portato a spalla sino all'altare della chiesa dai suoi commilitoni. Da ieri sera la gente di Adelfia aveva cominciato a rendere l'ultimo omaggio al militare ucciso recandosi alla camera ardente allestita nella chiesa di Maria Santissima del Principio, in via Roni.
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Il Gazzettino