Fumogeno a San Marco: vigili puniti «Durante la rapina erano in bagno»

VENEZIA - Ufficialmente, erano tutti “a far pipì” mentre alla base del campanile veniva acceso un fumogeno per coprire la rapina in Piazza San Marco. Quattro...

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VENEZIA - Ufficialmente, erano tutti “a far pipì” mentre alla base del campanile veniva acceso un fumogeno per coprire la rapina in Piazza San Marco. Quattro vigili urbani di Venezia si vedranno notificare nelle prossime ore il provvedimento disciplinare che li sospende dal servizio per 24 ore. E’ il 17 marzo scorso quando alcuni malviventi tentano, e falliscono, una rapina alla gioielleria Rocca 1794 in Piazza San Marco. Qualcuno aveva puntato il dito sul fatto che a quell’ora la Piazza fosse scoperta dalla sorveglianza per i cambi turni, ma il comandante della polizia municipale, Marco Agostini, aveva spiegando a “Il Gazzettino” che in quel momento nell’area vi erano in servizio 4 vigili, «e solo uno non si è accorto del fumo». Dichiarazione, questa, che accese qualche perplessità: per chi si trovava nei paraggi, era pressoché impossibile non vedere la coltre che offuscava la basilica. Ma gli agenti della Pm non si sarebbero accorti subito di quanto i cittadini stavano già segnalando alla centrale operativa, ammette Agostini, perché si trovavano all’interno del loro ufficio in Piazza, e non all’esterno, dove avrebbero dovuto essere.

 


Il provvedimento disciplinare è pesantissimo, rappresenta l’anticamera del licenziamento nella graduatoria delle sanzioni. A ricevere “solo” un richiamo, è il responsabile di turno nella centrale operativa che, quel giorno, era in contatto con gli agenti sul posto. «Solo dopo un paio di giorni - spiega il comandante Agostini - ho scoperto dai rapporti di servizio che gli agenti non si trovavano al loro posto: ufficialmente, tutti erano andati al bagno». A difendere i vigili è il sindacato Diccap, che li sosterrà nel caso volessero rivolgersi al Tribunale del lavoro. 

Nel 2016 sono stati avviati 20 procedimenti disciplinari nei confronti di altrettanti vigili di Venezia. Tra le cause dei richiami: la dimenticanza di portare in servizio la pistola; aver lasciato il caricatore nel bagno del comando; aver parcheggiato erroneamente l’auto di servizio; essersi rifiutati di sottoporsi all’addestramento dell’arma; non essere presenti, come in questo caso, nel posto assegnato al servizio. Di questi 20 provvedimenti però, la metà è stata archiviata prima della notifica, e cioè dopo aver sentito le spiegazioni degli interessati durante le audizioni.




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Il Gazzettino