QUARTO D'ALTINO - Stava andando al lavoro, a Mestre, quando la sua moto è stata presa in pieno da una Audi A5 e scaraventata in un fossato. Per il conducente...
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Al lavoro, come raccontano i famigliari, ci andava sempre molto volentieri, nonostante la tanta strada da fare, unita alla difficoltà di cambiare mezzi, passando dalla motonave alla sua motocicletta. Gli piaceva molto il lavoro che svolgeva, unito alla passione per la moto, la cosa non gli pesava affatto, anzi. E così aveva fatto anche ieri mattina: prima il tragitto via mare che lo aveva portato alla ricevitoria di Treporti, nel comune di Cavallino-Treporti, quindi il percorso con la sua Aprilia 1000. Stava, dunque, percorrendo la Caposile-Portegrandi quando, all'altezza dell'autovelox, quindi quando la strada entra da qualche decina di metri in territorio comunale di Quarto d'Altino, succede la tragedia. Dal senso opposto di marcia proveniva una Audi A5 nera, condotta da un uomo di 71 anni di Casier, comune della Marca Trevigiana.
MANOVRA RISCHIOSA
Sembra, ma su questo sono in corso indagini da parte dei carabinieri, che l'auto stesse per fare un sorpasso. L'impatto è stato inevitabile, con il centauro colpito con la parte anteriore sinistra dell'auto, scaraventato nel fossato, al di là del guard rail. Sul posto i vigili del fuoco, che hanno dovuto approntare con delle funi la discesa, raggiungendo con il personale sanitario il motociclista, finito nell'erba alta cinque metri, sotto il piano stradale. Nonostante i soccorsi, il personale medico del Suem 118 ha dovuto constatare la morte del giovane. Sul posto anche la pattuglia dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Donà di Piave. Attraverso le testimonianze e i rilievi sul posto, sarà possibile ricostruire la dinamica dell'incidente e delineare eventuali responsabilità. I due mezzi sono stati posti sotto sequestro e la salma è stata posta a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'incidente ha provocato la chiusura, per quasi l'intera mattinata, della strada, provocando lunghe code, con molti automobilisti che hanno poi dirottato su altre arterie, a loro volta poi intasate. La notizia della tragedia è presto giunta all'isola di Sant'Erasmo, lasciando sotto choc i suoi abitanti. «Una notizia che mi ha stupito e impressionato, mi dispiace tantissimo», è stato il primo commento del parroco don Mario. «Ho visto crescere Riccardo, un buon ragazzo, in una brava famiglia».
Fabrizio Cibin
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Il Gazzettino