PREMARIACCO (Udine) - Arriva da Premariacco, firmato dal vecchio sindaco, in carica nel 1946, un atto ufficiale che potrebbe rivelarsi fondamentale per la ricerca della...
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I figli della persona assassinata andarono al tempo in questa frazione di Premariacco, con alcuni testimoni che gli indicarono il luogo della sepoltura del padre e, alla presenza dell’ufficiale sanitario di Premariacco, procedettero all’esumazione della salma. Il verbale non indica il luogo esatto in cui era stata seppellita ma spiegano che si trovava a un metro e 70 centimetri sotto terra - una profondità notevole - e come poi la salma sia stata messa in una bara di legno e tumulata nel cimitero di Ipplis, sempre a Premariacco.
È uno dei tanti uomini che furono vittime di rastrellamenti e di uccisioni di cui parla il documento trovato dal presidente della Lega Nazionale di Gorizia, Luca Urizio? Potrebbe. Il verbale di ricognizione porta il numero 19 e questo ha indotto il sindaco Trentin, che è ufficiale di anagrafe, a cercare nel registro degli atti di morte eventuali altri decessi del genere. Ne sono emersi, al momento, altri 16, morti in data “imprecisata”, tutti seppelliti nel settembre del 1944 a Rocca Bernarda, tutti giovani, tra i 23 e i 28 anni, molti di Remanzacco; di questi 16 non si sa se ci sia stata esumazione o se siano ancora lì. Tutti sono stati registrati in anagrafe nel registro dei morti due anni dopo. Ci sono, poi, altri 4 atti simili di persone non di Premariacco la cui morte rispetta lo stesso "copione" che risultano sepolti al tempo nel cimitero di Leproso, dei cui resti non c’è traccia: forse furono uccisi nel camposanto. Sul caso indagano i carabinieri che ieri hanno visionato gli atti in municipio col sindaco. L'indagine è coordinata dalla Procura di Udine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino