La fidanzata scompare, lui si uccide. Auto abbandonata: si cerca nella zona

Pascal Daniel Albanese e Sofiya Melnyk
CORNUDA - Continuano le ricerche ma al momento non vi sono tracce della donna ucraina 43enne, Sofiya Melnyk, scomparsa nel nulla 10 giorni fa nel trevigiano, a Maser...

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CORNUDA - Continuano le ricerche ma al momento non vi sono tracce della donna ucraina 43enne, Sofiya Melnyk, scomparsa nel nulla 10 giorni fa nel trevigiano, a Maser (Treviso). Una vicenda che si è tinta ancor più di giallo, perché il suo compagno, Pascal Daniel Albanese, ex impiegato 50enne, che ne aveva denunciato la scomparsa, si è ucciso all'interno della propria abitazione, a Cornuda (Treviso). Al momento non vi sono elementi certi che colleghino i due episodi.


L'AUTO ABBANDONATA - SI CERCA IN QUELLA ZONA
I carabinieri stanno continuando le perlustrazioni nella zona dove è stata rinvenuta martedì, abbandonata, l'auto della donna, una Renault cabriolet nera, ritrovata a Maser, ai piedi della forcella Mostaccin. Era parcheggiata in uno dei posti solitamente utilizzati dai cicloturisti. Le ricerche della donna sono state condotte anche con l'ausilio di un elicottero. Sul posto oggi, mercoledì 29 novembre, anche l'unità mobile dei vigili del fuoco e l'unità cinofila.

LA DENUNCIA DI SCOMPARSA E IL SUICIDIO - GLI SCRITTI VICINO AL CORPO

Il fidanzato si era presentato il 17 novembre ai carabinieri denunciando la scomparsa della donna la sera del 15 novembre. «Era andata a cena con delle amiche» ha raccontato Pascal due giorni dopo ai carabinieri, il 17 novembre, quando ha presentato denuncia di scomparsa. «Mi aveva detto che non sarebbe rientrata perché era a una festa, e non voleva rischiare mettendosi al volante».Poi qualche giorno dopo la decisione di togliersi la vita. Domenica pomeriggio i familiari di Pascal Albanese si erano fortemente preoccupati. Non riuscivano più a contattarlo e verso le 21, la madre Eliane e la sorella si erano precipitate nella sua abitazione di via Jona 15 a Cornuda. Avevano aperto la porta d'ingresso con le chiavi di scorta e l'avevano rinvenuto esanime. Albanese aveva lasciato alcuni scritti, sul cui contenuto è stato mantenuto un certo riserbo, ma stando a quanto emerso vi erano alcuni riferimenti espliciti alla scomparsa di Sofiya, che l'avevano gettato nel più profondo sconforto. «Erano innamoratissimi» assicurano i familiari. Lui nato in Francia e cresciuto oltre le Alpi fino all'età di 8 anni, lei nata a Kiev, si conoscevano da diverso tempo e convivevano da otto anni in una bellissima villetta di Cornuda, a pochi passi dal centro. Lui aveva lavorato come impiegato, nel commercio, ma attualmente era senza un impiego fisso. Lei faceva l'interprete, nei fine settimana, a Bologna. 
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Il Gazzettino