PORDENONE - È tornato a Somma Vesuviana per sentire, ancora una volta, la fidanzata di Giosuè Ruotolo. Una trasferta lampo, quella del sostituto procuratore Matteo Campagnaro,...
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Ci si interroga anche sugli esiti degli accertamenti del Ris dei carabinieri, attesi a giorni. Se gli inquirenti ne fossero già a conoscenza, la trasferta a Somma Vesuviana potrebbe essere veramente importante. Ma si tratta solamente di un’ipotesi non suffragata dall’ufficialità.
La Procura ha confermato che per ora l’unico indagato per il duplice omicidio del palazzetto è Giosuè Ruotolo. Il giovane militare che per qualche tempo ha abitato, assieme ad altri due commilitoni, con Trifone Ragone. Trifone, ucciso a sangue freddo mentre si trovava in auto con la fidanzata Teresa Costanza nel parcheggio del palazzetto. Stavano rientrando a casa, quell’appartamento dove avevano cominciato a loro nuova vita a due. Non hanno avuto il tempo di reagire, di fiatare, colpiti dalle pallottole sparate da una vecchia Beretta 7,65. Una pistola che i carabinieri hanno ritrovato dopo lunghi mesi di indagini nel laghetto del parco di San Valentino. Ruotolo, dopo aver detto agli inquirenti di essere rimasto a casa la sera del duplice omicidio, è stato costretto a cambiare versione. Le telecamere comunali lo hanno ripreso, proprio quel 17 marzo, nella zona del palazzetto: ha ammesso di essere stato nel parcheggio del Crisafulli e anche in quello adiacente al parco. Ma si è sempre proclamato innocente. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino