MONSELICE - Dalla bottega di Monselice al Teatro Ariston, dove guiderà i fioristi che abbelliranno la prossima edizione del Festival di Sanremo. Mara Turra, residente a...
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Intanto Mara trascorre questi giorni di attesa dividendosi tra il lavoro nel suo negozio Punto Verde di via Cadorna e l'attività della Scuola. «Le cose da fare sono sempre tantissime. spiega Ho cominciato l'attività di fiorista come ambulante di fiori recisi nel 1980 e da allora non mi sono mai fermata». Mara ha cominciato ad occuparsi di formazione negli anni Ottanta, organizzando corsi in tutta Italia e all'estero, senza smettere mai di specializzarsi a sua volta. Una carriera lunga e felice, che l'ha portata a vincere numerosi concorsi regionali e nazionali, fino al primo premio assoluto al Campionato italiano del 1994 e al riconoscimento della Camera di Commercio di Parigi, conseguito nel 2005, per nuove tecniche d'arte floreale. È stata questa sua passione, unita a grandi estro e professionalità, che l'ha fatta conoscere e apprezzare in tutta la penisola e che l'ha condotta fino a Sanremo. «Quando abbiamo fatto il primo sopralluogo all'Ariston, ho subito pensato a quanto apparisse più grande visto in televisione. confida Mara Il nostro lavoro a Sanremo comincerà il 3 febbraio, ovvero due giorni prima dell'inizio del Festival. Sarà il direttore artistico, Claudio Baglioni, a decidere gli allestimenti. E a sua discrezione dovremo confezionare anche i moltissimi bouquet che verranno consegnati sul palco». Qualche indiscrezione sui fiori che saranno utilizzati già trapela. «I fiori utilizzati in maggior parte saranno ranuncoli, garofani, papaveri, sterlizie e l'immancabile mimosa, oltre a tante varietà di verde. anticipa Mara - Tutti ovviamente simbolo della grande produzione sanremese». Il mercato ligure, infatti, è ricco e vario. «L'Italia in generale non ha nulla da invidiare ad altri mercati come quello olandese. evidenzia la presidente della Scuola Mastrofioristi L'importante è aggiornarsi sempre. Faccio un esempio: con la crisi degli ultimi anni, quando il cliente voleva ricevere un bel bouquet ma senza spendere molto, il confezionamento doveva essere importate e d'effetto». E infatti Mara nel 2003 si era specializzata a Parigi nelle tecniche della confezione e nello stesso anno aveva realizzato il libro Tecnica dell'incarto. «Ora invece il trend è profondamente mutato. puntualizza - La chiusura è naturale, si predilige il verde, c'è poca confezione». Si dice che le grandi occasioni capitino una volta sola, ma alla porta di Mara quella di Sanremo ha bussato addirittura due volte. «Ero stata contattata già lo scorso anno. rivela Ma i tempi erano troppo stretti e io ero oberata di impegni. Così, a malincuore, avevo dovuto rinunciare».
Camilla Bovo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino