SAN VITO - Bella ciao, il canto dei partigiani, infuoca la domenica sanvitese. Ieri, alle prime note della canzone, una parte del pubblico che partecipava alla festa del Tricolore...
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Si tratta del Brindisi per il Tricolore organizzato in occasione della Giornata nazionale della bandiera, stavolta collegando l'iniziativa al 70° anniversario della Costituzione. Anche quest'anno, come nel 2017, è infuriata la polemica. Ieri mattina al teatro Arrigoni, verso la fine del Brindisi, la Filarmonica Sanvitese ha eseguito Bella ciao in forma strumentale. Alle prime note diverse persone si sono alzate - una quindicina in tutto - e hanno lasciato la sala. Tra queste c'erano il coordinatore di Fratelli d'Italia Guido Guidi, il consigliere comunale Iacopo Chiaruttini e altri rappresentanti del centrodestra. Una protesta silenziosa che non è passata inosservata. La causa? Un brano ritenuto fuori luogo in quel contesto che è ancora oggi causa di divisioni. Per Guidi la canzone Bella ciao suonata all'Arrigoni «è stata un'ennesima caduta di stile. È facile predicare il rispetto delle minoranze, di ogni diversità, di tutte le identità, religioni e culture. È facile - ribadisce Guidi - chiedere di togliere un crocifisso o un presepe, di sostituire Gesù con Perù. È normale ignorare una conferenza di Magdi Cristiano Allam e organizzare, però, un evento in sala consiliare per una pediatra nipote di Che Guevara. È facile dichiararsi il sindaco di tutti. Poi nei fatti tutto questo rispetto predicato non viene messo in pratica». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino