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MONTEBELLUNA - Ballano, bevono, fanno festa. Accalcati e quasi tutti senza mascherina. Le norme anti Covid? Un optional per i circa 150 ragazzi che venerdì sera,10 dicembre, hanno partecipato alla festa abusiva organizzata in una sala eventi di via Ferraris, a Montebelluna. A mettere fine all'assembramento festaiolo, con dj e due buttafuori abusivi, ci hanno pensato i carabinieri della compagnia di Montebelluna, intervenuti in forze verso l'una di notte. La festa era iniziata a mezzanotte. La stangata non si è fatta attendere: le sanzioni, tra multe ai partecipanti e la sfilza di mancate autorizzazioni, superano i 50mila euro. Una cifra destinata probabilmente a salire visto che gli accertamenti sono ancora in corso.
L'ASSEMBRAMENTO
Alla vista degli uomini in divisa, nella sala è calato il gelo. La stragrande maggioranza dei partecipanti, giovani del montebellunese tra i 16 e i 25 anni, non indossava la mascherina né rispettava il distanziamento. Qualcuno, vista la mal parata, ha anche cercato di svignarsela. Per i militari non è stato difficile identificare i 4 organizzatori, tutti della zona: due maggiorenni e due minorenni.
IL BLITZ
La serata a base di musica, alcol e divertimento era stata pubblicizzata sui social e via whatsapp. Ed è proprio seguendo il tam tam online che i carabinieri hanno fatto scattare il blitz, trovandosi di fronte a un pericoloso assembramento che in piena quarta ondata potrebbe innescare nuovi focolai. L'evento era stato presentato come festa privata. Peccato che i numeri fossero ben più alti e che si entrasse pagando un biglietto: 15 euro per gli uomini, 10 per le donne. A controllare gli accessi due buttafuori che però, come hanno accertato i militari, non sono iscritti agli elenchi prefettizi del personale addetto alla sicurezza. In una parola: abusivi. Anche sull'ingaggio del dj sono state riscontrate irregolarità.
LE SANZIONI
Multe a profusione, quindi. Ai partecipanti, in buona parte già identificati dai militari nelle scorse ore e in parte in corso di identificazione, saranno comminate le sanzioni amministrative previste per il mancato rispetto delle misure anti Covid: 400 euro per chi non indossava la mascherina e non rispettava il distanziamento. Gli accertamenti sul controllo del Green pass all'ingresso sono tuttora in corso. Agli organizzatori vengono contestate anche una serie di altre violazioni: mancata autorizzazione dell'evento, la tassa Siae non versata e la somministrazione abusiva di alcolici. La loro posizione, insomma, è al vaglio anche per eventuali contestazioni di natura penale. Per ora i promotori devono fare i conti con multe molto salate.
LOCALE IN REGOLA
Dall'episodio, allarmante in tempi di impennata dei contagi, prende le distanze l'associazione che gestisce la sala eventi. «Abbiamo stipulato un regolare contratto di affitto che prevedeva il noleggio dalle 20 alle 3 del mattino e la capienza massima di persone. Nero su bianco c'era anche l'obbligo di mettere in atto tutte le norme anti Covid attualmente in vigore: controllo del Green pass, mascherina, distanziamento. La responsabilità è in capo agli organizzatori». Il locale è perfettamente in regola. La festa invece non lo era affatto. Soltanto la capienza massima è stata rispettata. Adesso chi l'ha organizzata e chi ha partecipato ne pagherà le conseguenze di tasca propria. Ma in tempi di Covid l'irresponsabilità di certi comportamenti rischia di avere ricadute sulla salute altrui.
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Il Gazzettino