Casa inagibile per l'uragano: mamma e figli senza un tetto

Casa inagibile per l'uragano: mamma e figli senza un tetto
FELTRE - La casa dove abita a Celarda è diventata pericolante a causa del maltempo del 29 ottobre scorso e il Comune ha cercato di sgombrare la donna, incinta, madre...

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FELTRE - La casa dove abita a Celarda è diventata pericolante a causa del maltempo del 29 ottobre scorso e il Comune ha cercato di sgombrare la donna, incinta, madre di una bimba di 3 anni. La donna per due mesi ha chiesto un alloggio di emergenza alle assistenti sociali, senza riuscire a ottenerlo.

 
Nel frattempo ha partorito un bimbo prematuro, rischiando anche la sua vita e sta per essere dimessa dall'ospedale di Feltre. In una situazione del genere avrebbe bisogno di una casa con cucina, ma l'unica soluzione che le è stata proposta dalle assistenti sociali, dopo le ripetute richieste, è una stanza di emergenza, con bagno. Oggi dovrebbe essere il giorno dell'assegnazione di questa soluzione abitativa. Due stanze doppie: una alla neo-mamma (che sarà dimessa solo nei prossimi giorni) e una ai genitori di lei, ovvero i nonni. Ieri pomeriggio, per l'ultima volta, l'avvocato Paolo Serrangeli, che assiste la neo-mamma si è rivolto all'Azienda feltrina. «Ho ricevuto come risposta un semplice passi domani», spiega il legale. Così ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Comune, protocollata ieri pomeriggio. «È evidente - si legge - che la collocazione nella stanza può essere solo parzialmente accettata, poiché si può considerare idonea per i due genitori della donna (i nonni dei bimbi), ma non certo per la neo-mamma, che dovrà attendere alle cure di una figlia minorenne di anni tre e alle cure di un figlio neonato prematuro, attualmente ricoverato in ospedale in incubatrice. Infine alle proprie cure, atteso il rischio di vita cui è stata sottoposta». L'avvocato Serrangeli prosegue: «Necessiterebbe di un alloggio di emergenza in grado di ospitarla con i due figli, almeno la madre, capace di prestarle aiuto in questo momento così delicato. Necessiterebbe di una cucina economica con cui riscaldare acqua e latte e credo che la risposta che mi è stata data oggi rappresenti la sostanziale inadeguatezza delle strutture del Comune di Feltre a rispondere a situazioni emergenziali e urgenti come quella rappresentata». 

E nella paradossale vicenda in cui si è trovata la donna incinta, c'è stato anche un tentativo di sgombero. O meglio nel periodo del 20 dicembre, quando la donna era in procinto di partorire, l'agente di polizia municipale ha tentato la notifica del provvedimento di sgombero della casa giudicata inagibile dal Comune. Ma la notifica non è andata a buon fine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino