SAN VITO (PORDENONE) - «Ancora non ci credo». L'insegnante Nathalie Santin aveva perso le speranze dopo il furto subito a casa di vari oggetti preziosi tra...
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LO SCRUPOLOLo scrupolo del comandante Lezi ha però fatto sì che si facesse un altro tentativo, allertando la stampa. E l'epilogo c'è stato ieri, quando la proprietaria si è presentata al comando della Municiplae e ha subito riconosciuto l'anello. «Sono rimasta stupita. Ho provato un'emozione speciale - racconta Nathalie Santin -. Si tratta di un anello di fidanzamento regalatomi dall'allora mio compagno Umberto Sarcinelli. Era il 1992 e avevo 25 anni. Me lo regalò, il giorno del suo compleanno il 28 luglio. Era una bella fedina però per me mancava qualcosa, quindi chiesi a Umberto di farci incidere una dedica. Scrisse i nostri nomi e la data. Ed è grazie anche a questo che ho potuto ritrovare l'anello che mi era stato rubato nel 2007 da ignoti, penetrati in casa mia e non sapevo che fine avesse fatto». Ma l'articolo scritto con l'intento di ritrovare la proprietaria dell'anello ha colto nel segno. «Appena arrivato in redazione, l'articolo è stato letto dalla mia amica giornalista - racconta la Santin - che ha intuito di chi erano i nomi incisi nelle fedina. Con lei abbiamo lavorato in passato per il Gazzettino, sia Umberto che io, sicchè ha fatto due più due».
IL RECUPEROSantin ieri si è recata al comando di Polizia locale e ha fornito dettagli inequivocabili sull'appartenenza del prezioso oggetto. «Sono rimasta stupita di rivedere l'anello. L'ho subito riconosciuto e indossato e mi va ancora benissimo. Un grazie di cuore alla Polizia locale, al comandante Lezi, e all'amica giornalista». L'oggetto è stato quindi restituito alla Santin. Soddisfatto anche il comandante Lezi: «è stato un piacere aver ritrovato la proprietaria dell'anello: una bella storia finita bene».
Emanuele Minca Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino