Blitz al Fabriq, 11 "dipendenti" tutti in nero: locale chiuso, maximulta al titolare

Blitz al Fabriq, 11 "dipendenti" tutti in nero: locale chiuso, maximulta al titolare
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PORTOGRUARO - Il blitz nel bel mezzo della serata in discoteca, tutti i lavoratori erano "in nero": domenica all'alba il controllo al "Fabriq" di Fossalta da parte dei  carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Venezia con i colleghi di Portogruaro e  personale dell’ispettorato territoriale del lavoro di Venezia. I controlli - come spiegato in un comunicato i carabinieri - erano stati pianificati per verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione sociale, sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.


L'ispezione è avvenuta in fase di piena attività con la presenza di circa 600 clienti nel locale, ma senza interrompere la serata.  "Gli ispettori - si legge nella nota dell'Arma - hanno riscontrato l’impiego di manodopera in nero ed alcune violazioni in materia di sicurezza: sono stati sorpresi, infatti, 11 lavoratori in nero, alcuni dei quali stranieri, distribuiti tra il banco delle bevande e i luoghi di animazione". In pratica tutte le persone impiegate nella discoteca, tra baristi, buttafuori e dj.

"Per loro - continua il comunicato - non vi era stata la comunicazione preventiva di assunzione, né era stato sottoscritto alcun contratto di lavoro; di conseguenza erano anche privi della copertura assicurativa e previdenziale". Gli accertamenti sono poi proseguiti negli uffici dell'ispettorato. Si è scoperto che i lavoratori erano stati impiegati in altre occasioni nello stesso locale, sempre retribuiti con voucher. Stavolta, però, mancava la comunicazione preventiva.

Inoltre i carabinieri, effettuando anche una vigilanza tecnica sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, "hanno riscontrato la mancanza della valutazione dei rischi aziendali e l’omessa formazione sulla sicurezza di parte del personale". Il gestore, 30enne italiano residente in provincia di Udine (dove ha anche sede  legale la società), è stato denunciato in stato di libertà e si è visto notificare un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Per lui la multa è salata: 2mila euro da pagare entro la settimana per la revoca della sospensione e altri 35mila per le irregolarità riscontrate.


REPLICA - Il titolare della discoteca dice che si è trattato di un problema non loro: «I voucher c’erano - spiega  - però non è stato possibile attivarli sul sito dell’Inps, perché il sistema era 'inchiodato'. Lavoriamo con i voucher, che sono sempre attivati regolarmente. Faremo senza dubbio ricorso».
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Il Gazzettino