CONEGLIANO - Il giudice ha stabilito che non è un evasore fiscale, ma Equitalia gli ha inviato ugualmente una cartella esattoriale da 70mila euro. È accaduto ad un imprenditore...
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«Ha chiesto il nostro aiuto - spiega Mattia Ardenghi, presidente dell'associazione - perché non sapeva cosa fare. Dovrebbe aprire un'altra causa affinché l'Agenzia delle Entrate recepisca la sentenza del giudice». L'imprenditore però non ha la disponibilità economica per sostenere le spese dei legali. I professionisti di Vittime per l'Italia stanno dunque cercando di trovare una soluzione per aiutare l'uomo. Le cartelle esattoriali vanno pagate o impugnate entro sessanta giorni dal ricevimento, altrimenti scatta il pignoramento. Ma non sono solo gli imprenditori ad essere "vittime di Equitalia".
«Si è rivolta a noi una pensionata di Conegliano - racconta il presidente dell'associazione - perché le era arrivata una cartella esattoriale con la quale le veniva chiesto di pagare il canone dell'acqua del 1996, poche migliaia di lire». In questo caso l'anziana può stare tranquilla: «Il debito è prescritto». Ma allora perché le è stato chiesto di pagare? «Equitalia non dovrebbe chiedere il pagamento di contribuzioni prescritte - spiega Ardenghi - invece molto spesso lo fa». E le persone, per timore, pagano senza nemmeno controllare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino