Il 97% si cura gratis negli ospedali. I veneti no, e Zaia insorge: «Beffati»

Luca Zaia
La Guardia di Finanza di Roma scopre 222 furbetti del ticket: nella sanità i controlli mirati hanno consentito di individuare «sacche» di irregolarità...

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La Guardia di Finanza di Roma scopre 222 furbetti del ticket: nella sanità i controlli mirati hanno consentito di individuare «sacche» di irregolarità nel 97% dei casi. In pratica, ogni 10 persone controllate, oltre 9 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in strutture convenzionate senza averne il diritto. E il presidente del Veneto Luca Zaia insorge: «Di fronte a notizie come questa, che tra l'altro giungono da una fonte assolutamente incontestabile come la Guardia di Finanza, c'è solo una cosa da fare: pretendere la tolleranza zero ed effettuare controlli a tappeto in tutta Italia. È un fatto insopportabile per ogni italiano per bene - aggiunge Zaia  - e lo è ancor di più per il Veneto e i veneti. Ogni anno veniamo criticati - fa notare - perché il Veneto ha la spesa pro capite in ticket sanitari, circa 60 euro, più alta d'Italia, il che viene falsamente presentato come se il Veneto avesse i ticket più alti d'Italia, mentre da noi non esistono ticket imposti dalla Regione, ma solo quelli nazionali, per di più modulati il più in basso possibile». Questo significa, per Zaia, che i veneti «le cure se le 

pagano rispettando pur discutibilissime regole nazionali, cosa che non accade in altre parti del Paese dove si tende a fare il contrario. E siccome parliamo di soldi pubblici, significa che chi non paga, di fatto ruba dalle tasche dei cittadini onesti».

FRODI PER 4 MILIONI
Sono 50 i soggetti denunciati all'Autorità giudiziaria dalla Guardia di Finanza di Roma nell'ultimo anno e mezzo per frodi ai danni della spesa previdenziale e sanitaria, per un totale di oltre 4 milioni di euro. Altro settore particolarmente a rischio è quello delle assistenze domiciliari, dei pasti a domicilio, degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio, insomma di tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali, dove, a fronte di 549 controlli eseguiti, sono state scovate dalla Finanza 493 persone indebitamente beneficiari di «prestazioni sociali agevolate», che hanno così sottratto risorse a coloro che ne sono realmente bisognosi.

Illecite assegnazioni di appalti e corruzione imperversano tristemente nel Lazio: sono 331 le persone denunciate all'Autorità Giudiziaria nell'ultimo anno e mezzo, di cui 46 arrestate, per reati legati alle illecite aggiudicazioni di appalti pubblici, pari a circa 217 milioni di euro, a fronte di gare ad evidenza pubblica controllate per circa 393 milioni di euro e per reati contro la Pubblica Amministrazione (peculato, concussione, corruzione), per importi delle condotte corruttive pari a oltre 7 milioni di euro e circa 90 milioni per peculato. Il danno erariale della corruzione è pari a 1,65 miliardi di euro.

SCONOSCIUTI PER MILIARDI

I dati sul lavoro condotto nell'ultimo anno e mezzo, sono stati diffusi dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma in occasione dei 244 anni di vita del Corpo. Sono 880 gli evasori totali, imprenditori e lavoratori autonomi che non hanno fatto dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi, dell'Iva e dell'Irap, responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, 2,5 miliardi di euro di Iva. Nel settore dell'imposizione sulla produzione e sui consumi (accise), sono stati eseguiti 321 interventi, con il sequestro di oltre 360 tonnellate di prodotti energetici, con un consumo in frode accertato per circa 80.000 tonnellate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino