Cartella di Equitalia da due milioni ma lui con l'azienda non c'entra

Cartella di Equitalia da due milioni ma lui con l'azienda non c'entra
VITTORIO VENETO - Una cartella di Equitalia con la richiesta di pagare quasi 2 milioni di euro nel giro di 5 giorni. È quella che si è visto recapitare un ex socio di...

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VITTORIO VENETO - Una cartella di Equitalia con la richiesta di pagare quasi 2 milioni di euro nel giro di 5 giorni. È quella che si è visto recapitare un ex socio di un'impresa di Vittorio Veneto. Peccato che lui, 10 anni fa in possesso di una quota di minoranza, non c'entrasse nulla con la gestione dell'azienda. Il caso è portato alla luce da Marco Brugnerotto, deputato veneziano del Movimento 5 Stelle. «Dis-Equitalia colpisce ancora e senza pietà -attacca annunciando un’interrogazione al ministro Padoan- Da 8 anni questa persona è vessata da Equitalia. La cosa assurda è che non ha mai avuto nulla a che fare né con l'amministrazione né con la rappresentanza della società, che spettavano solo al socio di maggioranza».




A dimostrare l'estraneità del trevigiano ci sarebbero anche la visura camerale della società e pure una sentenza penale che ha colpito solo il socio di maggioranza. «Negli 8 anni di "persecuzione" -continua il grillino- Equitalia ha prima tentato di ipotecargli l'abitazione e poi di iscrivere un fermo amministrativo sul suo veicolo». Neppure un ricorso alla commissione regionale tributaria ha messo fine alla storia. «Non ci sono sentenze, ricorsi o visure che reggano -spiega amaro Brugnerotto- neppure quando l'agenzia stessa ammette l'errore, fa un passo indietro». L'ex socio ha inviato a Equitalia una relazione dettagliata per dimostrare l'errore. Ma quest’ultima ha detto che solo l'agente di riscossione poteva sospendere l'intimazione.



«Le cartelle vanno immediatamente annullate» mette in chiaro ora il deputato 5 Stelle rivelando di aver sollecitato il sottosegretario del ministero dell'economia a intervenire per risolvere la faccenda una volta per tutte. «Ci sono troppi casi -conclude- che dimostrano come Equitalia proceda alla riscossione forzata anche in presenza di sentenze che annullano le cartelle». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino