VITTORIO VENETO - Una cartella di Equitalia con la richiesta di pagare quasi 2 milioni di euro nel giro di 5 giorni. È quella che si è visto recapitare un ex socio di...
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A dimostrare l'estraneità del trevigiano ci sarebbero anche la visura camerale della società e pure una sentenza penale che ha colpito solo il socio di maggioranza. «Negli 8 anni di "persecuzione" -continua il grillino- Equitalia ha prima tentato di ipotecargli l'abitazione e poi di iscrivere un fermo amministrativo sul suo veicolo». Neppure un ricorso alla commissione regionale tributaria ha messo fine alla storia. «Non ci sono sentenze, ricorsi o visure che reggano -spiega amaro Brugnerotto- neppure quando l'agenzia stessa ammette l'errore, fa un passo indietro». L'ex socio ha inviato a Equitalia una relazione dettagliata per dimostrare l'errore. Ma quest’ultima ha detto che solo l'agente di riscossione poteva sospendere l'intimazione.
«Le cartelle vanno immediatamente annullate» mette in chiaro ora il deputato 5 Stelle rivelando di aver sollecitato il sottosegretario del ministero dell'economia a intervenire per risolvere la faccenda una volta per tutte. «Ci sono troppi casi -conclude- che dimostrano come Equitalia proceda alla riscossione forzata anche in presenza di sentenze che annullano le cartelle». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino