Emergenza profughi: Rive e centro città sono zona bivacco per i migranti

foto di Franco Lonzar
TRIESTE -  Da un lato l'altopiano carsico ridotto a discarica da cumuli di scarpe e indumenti abbandonati dai migranti provenienti dalla cosiddetta rotta balcanica che...

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TRIESTE -  Da un lato l'altopiano carsico ridotto a discarica da cumuli di scarpe e indumenti abbandonati dai migranti provenienti dalla cosiddetta rotta balcanica che entrano in Italia da oltreconfine, dall'altro le Rive e il centrocittà diventati un vero e proprio dormitorio a cielo aperto per decine di stranieri. Le foto postate su Facebook parlano da sole: a pochi passi dal salotto buono della città, dai Palazzi della Regione, del Comune e della Prefettura, ecco comparire il bivacco con materassini, lenzuola e coperte.


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Sono circa una trentina i migranti che da giorni bivaccano per le strade della città: ieri notte decine di loro dormivano a terra sui moli e sulle panchine lungo le Rive. In prevalenza si tratta di cittadini pachistani e afghani che avrebbero rifiutato l'accoglienza nei centri preposti o di migranti arrivati di recente a Trieste attraverso, appunto, la rotta balcanica. Solitamente il punto di incontro era il Silos, accanto alla Stazione ferroviaria, nei capannoni ormai in stato di abbandono e diventati per lungo tempo luogo di riparo. Il vicesindaco leghista Paolo Polidori ha indetto con urgenza in mattinata una conferenza stampa assieme al comandante della Polizia locale Walter Milocchi.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino