Elezioni nel trevigiano. Parte la corsa alle urne: 30 candidati sindaco, battaglia in 10 Comuni

Tutto e pronto: liste depositate, candidati istruiti, campagna elettorale ben che avviata. Le elezioni amministrative 2023 - si voterà il 14 e 15 maggio - sono il...

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Tutto e pronto: liste depositate, candidati istruiti, campagna elettorale ben che avviata. Le elezioni amministrative 2023 - si voterà il 14 e 15 maggio - sono il giusto preludio per la grande tornata del prossimo anno quando i comuni al voto saranno ben 54. Ma questa sarà la prossima battaglia, prima di arrivarci bisognerà superare lo scoglio delle dieci amministrazioni da rinnovare tra un mese esatto.


I NUMERI
]Dieci i comuni al voto: Treviso, Arcade, Vedelago, San Biagio, Castello di Godego, Istrana, Nervesa, Mareno, Moriago, Motta. Sono 30 invece gli aspiranti sindaci e solo sei sono donne, nessuna nel capoluogo come fa notare spesso e volentieri la veterana del consiglio comunale Antonella Tocchetto. Sono 828 i candidati consiglieri - 429 solo a Treviso - suddivisi in 44 liste complessive, che dovranno essere votati da circa 136mila aventi diritto. La sfida principale, manco a dirlo, è quella di Treviso dove a correre sono in cinque: Mario Conte sindaco uscente per il centrodestra, Giorgio De Nardi candidato civico del centrosinistra, Nicolò Rocco per il Terzo Polo o quello che ne rimane, Maurizio Mestriner per Movimento 5 Stelle e Unione Popolare, Luigino Rancan per il Popolo della Famiglia. Escluso, al momento, per un problema di firme Ugo Moro del Pci. 


TENSIONI
Lo scontro sta già producendo scintille a non finire come si è ampiamente visto nei primi dibattiti dal vivo a partire da quello organizzato da Il Gazzettino giovedì scorso nella splendida cornice di Santa Caterina. Mario Conte punta non solo a vincere, ma a “stravincere” per diventare l’unico sindaco eletto al primo turno per due volte di fila. Sogni di gloria messi in discussione da De Nardi a capo di una coalizione formata da sei liste e capace di riassumere tutte le anime della città. E poi Rocco con un Terzo Polo entrato in crisi a livello nazionale ma ben saldo in provincia. Gli outsider restano Mestriner e Rancan.


IN PROVINCIA


Oltre le mura la partita più delicata è quella di Vedelago dove il centrodestra, con grande fatica, è riuscito a trovare un’insperata unità attorno a Giuseppe Romano ma pagando un carissimo prezzo: la spaccatura dentro la Lega che ha dovuto sacrificare la compattezza interna sull’altare degli equilibri di schieramento. In corsa ci sarà quindi anche l’attuale vicesindaco Marco Perin sostenuto da 3 civiche di cui una capeggiata dall’attuale sindaco Cristina Andretta, entrambi destinati ad essere espulsi dal Carroccio. Completano il quadro il candidato del Pd Fiorenza Morao e il civico Renzo Franco. A Motta la situazione è la medesima ma a parti invertite: a spaccarsi, sempre in nome dell’unità della coalizione, è stata Fratelli d’Italia. La sezione locale, commissariata, ha dato il suo appoggio a Ercole Girotto mentre il simbolo ufficiale del partito è andato a sostegno del leghista Alessandro Righi. Centrodestra invece decisamente diviso ad Arcade e Istrana. Il quadro, insomma, è variegato. Anche se la tornata elettorale non si porta dietro grandi numeri, sarà un test comunque probante. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino