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Le grandi manovre sono partite subito dopo l’esito delle Politiche. Ora sul tavolo c’è già una nuova corsa ed è quella delle regionali. Anche in questo caso, come è successo per le Politiche, il Centrodestra, già saldamente in sella e con il presidente Massimiliano Fedriga che oltre al voto di appartenenza ha pure un forte consenso di opinione, ha la strada in discesa. A maggior ragione se il Centrosinistra non riuscirà trovare la quadra con le alleanze, cosa che in questo momento appare assai lontana.
LA NOVITÁ
Di sicuro in casa Centrodestra ci saranno dei cambiamenti che sono già in corso. Il primo, infatti, sarà la lista del presidente. Massimiliano Fedriga, dunque, è rimasto determinato sino alla fine e a quanto pare, salvo capovolgimenti di fronte che allo stato non sono ipotizzabili, ha portato a casa il via libera per costruire la sua lista. A condizione, ovviamente, che non tolga tasselli di Lega. Non deve, insomma, corteggiare candidati del Carroccio.
GLI ALFIERI
Sono due le persone che in questo momento hanno già alzato i radar per creare il recinto dentro il quale dovrà pascolare la lista del Presidente: Emidio Bini, leader di Progetto Fvg e Riccardo Riccardi, Forza Italia. Se però Bini non ha alcun problema perchè i piedi li pesta solo a casa sua, più attenzione invece dovrà farla l’assessore alla Sanità. Il suo compito, insomma, sarà quello di cercare candidati di peso senza però indebolire il suo partito,gli Azzurri, appunto. Insomma, un lavoro da fare con il bisturi per non sollevare polveroni. Entrambi (Bini e Riccardi), se porteranno a casa il risultato e daranno soddisfazione al Presidente, avranno la possibilità di tornare in giunta senza il rischio e l’ansia di passare per le preferenze. In parole povere senza dover andare in lista.
PROGETTO FVG
È chiaro che la creatura di Bini, Progetto Fvg, dopo cinque anni di onorato servizio finirà in pensione e i tre consiglieri attuali (Mauro Di Bert, Giuseppe Sibau ed Edy Morandini), tutti portatori sani di preferenze, faranno il passo nella lista di Fedriga. Tra i nomi che caratterizzeranno i pretoriani (intesi come fedelissimi) doverebbe esserci anche quello del sindaco di ValvasoneArzene, Markus Maurmair che ha fatto le valige dal Patto per l’Autonomia in quanto - a suo avviso - troppo schierato verso Sinistra, per salpare in acque più tranquille. Non solo. Maurmair, oltre ad avere parecchi voti personali potrebbe anche spostare parte della sua ex area verso Fedriga portando pezzi di autonomia al Centrodestra. Un nome, insomma, decisamente spendibile e affidabile. Sempre da Pordenone, inoltre, potrebbero essere attratti l’ex forzista Pietro Tropeano, oggi presidente del consiglio comunale, oltre all’avvocato Alessandro da Re, anche lui Progetto Fvg e desideroso di andare in trincea. Alla finestra, ma tentato di provare il grande passo il sindaco di Capriva, Daniele Sergon, eletto con una civica di Centrodestra e un altro primo cittadino, anche lui isontino, il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro che però dovrebbe andarsene due anni prima di fine mandato. Bini e Riccardi sono già a buona strada.
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Il Gazzettino