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BELLUNO - Lunedì pomeriggio la provincia di Belluno avrà otto nuovi sindaci (anche se qualcuno potrebbe subentrare a se stesso o a se stessa). Da domani mattina alle 15 di lunedì oltre 19mila elettori sono chiamati a rinnovare otto amministrazioni comunali: di queste, ben tre (Lozzo, Voltago e Selva) escono da un periodo di commissariamento. Per entrare nei seggi non servirà il green pass. Il quadro nei vari comuni è molto diverso: a Val di Zoldo e a Lozzo c'è un solo candidato sindaco e sarà sufficiente che superi il quorum per essere eletto. Quest'anno la situazione è anche più semplice, perché non si tratta più di superare il 50 per cento con l'incognita degli iscritti all'Aire, che spesso non tornano, ma di arrivare al 40 per cento dei votanti, senza includere i residenti all'estero: Camillo De Pellegrin (sindaco uscente) e Alessio Zanella non dovrebbero avere molti problemi per raggiungere il quorum ridotto di quest'anno.
La situazione più complessa è sicuramente quella di Alpago, che è anche il comune più popoloso ad andare al voto: qui i candidati sindaci che si sfideranno sono quattro, con intrecci politici anche originali: Umberto Soccal, primo cittadino uscente, non scende in campo, ma si è candidato Alberto Peterle, che faceva parte della precedente amministrazione e che ha avuto anche l'appoggio della Lega.
Tutti i comuni al voto quest'anno hanno meno di 15mila abitanti, per cui non è ammesso il voto disgiunto: un segno su un candidato sindaco e una preferenza al consigliere di un'altra lista comporterebbe l'annullamento della scheda. Per quanto riguarda le preferenze ai consiglieri comunali, in 7 comuni su 8 (quelli sotto i 5000 abitanti) se ne può esprimere soltanto una; ad Alpago, invece, le preferenze possibili sono due: l'elettore che sceglie i due nomi deve però indicare una persona di sesso femminile e una di sesso maschile, altrimenti la seconda preferenza sarà annullata.
Il Gazzettino