L'ombra dei cinesi su Electrolux. Forte interessamento del colosso Midea

L'ombra dei cinesi su Electrolux. Forte interessamento del colosso Midea
L'ombra della Cina si allunga ancora una volta sulla Svezia. Dopo la Volvo, acquisita nel 2010, ora nel mirino della Repubblica popolare sarebbe finita l'Electrolux, il...

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L'ombra della Cina si allunga ancora una volta sulla Svezia. Dopo la Volvo, acquisita nel 2010, ora nel mirino della Repubblica popolare sarebbe finita l'Electrolux, il colosso dell'elettrodomestico che ha cuore e business a Stoccolma, ma che in Italia conta cinque stabilimenti e circa cinquemila dipendenti. A darne notizia è il giornale on line First che parla di un interessamento "pressante" di un altro colosso, Midea, sede a Foshan nel sud della Cina, 53 miliardi di fatturato, 150 mila dipendenti in tutto il mondo e 30 stabilimenti produttivi. Dopo varie acquisizioni anche in Europa, oggi Midea produce dai piccoli elettrodomestici a strumenti per il trattamento dell'aria, refrigeratori industriali e aspirapolvere, ma una parte importante del core business è legato a lavastoviglie e lavatrici.

Electrolux in vendita?


C'è subito da dire che da parte di Electrolux non è arrivata alcuna comunicazione. Silenzio totale. Da più parti, però, sembra che nessuno, allo stato, sia in grado di confermare la volontà di Electrolux di finire sul mercato. Non è da escludere, invece, che la cinese Midea, dopo aver fallito l'acquisizione di Whirlpool, abbia deciso di gettarsi nuovamente sul mercato dell'elettrodomestico inseguendo la svedese Electrolux. Nulla, invece, fa pensare, neppure indiscrezioni - almeno allo stato - che gli azionisti della multinazionale svedese, compresa la famiglia Wallenberg che ha quote importanti, siano intenzionati a vendere.

Non è da escludere che qualche abboccamento ci sia stato, ma non c'è nulla di ufficiale. Di più. Dalle organizzazioni sindacali nazionali, sino a quelle provinciali che si occupano quotidianamente di gestire gli esuberi del gruppo a Porcia, nessuno sapeva nulla. Tutti hanno letto di questa ipotesi da First. Una panzana? «Non sono in grado di dirlo - spiega Gianni Piccinin, segretario Fim Cisl di Pordenone - posso però aggiungere che stiamo chiamando il mondo intero per capire e allo stato non abbiamo trovato nulla che confermi. Dico anche che Electrolux ha acquisito Zanussi nel 1984. Da allora le relazioni sindacali sono sempre state corrette. Sarebbe una delusione venire a sapere da un giornale on line che Electrolux ora vuole vendere». Sulla stessa lunghezza d'onda Simonetta Chiarotto, segretaria provinciale della Fiom. «Non ne sappiamo nulla. Il nostro organismo europeo sta cercando di avere un contatto con il vertice svedese Electrolux per un incontro. A questo punto penso che chiederanno spiegazioni direttamente al Ceo (Jonas Samuelson ndr.) per sapere come stanno le cose».



Resta il fatto che il mercato dell'elettrodomestico in quasi tutto il mondo continua a zoppicare. La situazione è stagnante, come dimostrano anche i quattro giorni di fermo con i dipendenti in cassa integrazione nello stabilimento di Porcia, in provincia di Pordenone, per un ulteriore calo degli ordini. In queste situazioni i cinesi che i soldi li hanno, si buttano a capofitto per cercare di acquistare marchi e produzione, oltre a know how e management. Del resto se Electrolux dovesse mollare alla Cina i suoi stabilimenti di fatto in questo settore a resistere in Europa resterebbe solo la tedesca Bosch. Se ne andrebbe un altro segmento determinate di mercato. Allo stato, però, Electrolux non ha dato conferme. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino