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PADOVA - Solenne, misurato, sempre discreto e molto silenzioso. Così il Professor Francesco Favotto, all'epoca docente della facoltà di Economia dell'Università di Padova, ricorda Mario Draghi nel giorno del conferimento della Laurea honoris causa in Statistica, voluto dall'ateneo padovano nel 2009. Ricordiamo che Draghi è legato alla città del Santo perché qui è nato suo padre, mentre la moglie è originaria di Noventa Padovana.
Già all'epoca Draghi, ex governatore della Bce, aveva le movenze e la sobrietà tanto riconoscibili nei suoi interventi pubblici in qualità di presidente della Banca centrale europea.
Draghi passò dunque dal clima solenne e ufficiale del conferimento, all'atmosfera vivace e interattiva del dialogo con ragazzi e ragazze ansiosi di avvicinarsi, porgli domande, ascoltarlo. «Era un'occasione assolutamente irrituale - racconta Francesco Favotto, oggi Professore emerito dell'Università di Padova -. In tali circostanze l'ateneo decide e consegna il titolo, e non è previsto alcun incontro con gli studenti. Il fatto che il Governatore della Bce si stesse confrontando con gli studenti in una conversazione a parte, lontano da stampa e dai rappresentanti istituzionali, fu un fatto assolutamente eccezionale». Una chiacchierata schietta e serena, ricorda chi fu presente, caratterizzata da una grande partecipazione da parte degli studenti: «Ricordo le sue frasi molto chiare nel sottolineare l'importanza del dato - dice Favotto -. L'attualità e la pandemia in atto dimostrano la necessità dei dati statistici come risorsa irrinunciabile per una lettura corretta della realtà e per le previsioni future. Il conferimento della Laurea honoris causa a Draghi ha contribuito a valorizzare e accreditare ulteriormente la facoltà di Statistica del nostro ateneo».
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