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VENEZIA - Dopo l'estate degli escursionisti imprudenti, ecco l'autunno dei funamboli abusivi. Non c'è pace sulle Dolomiti: ieri la Guardia di finanza ha reso noto di aver individuato quattro turisti cechi, sorpresi in Trentino Alto Adige a camminare su una fettuccia tesa a 2.800 metri di altitudine, sospesi nel vuoto e soprattutto privi di autorizzazione, motivo per cui sono stati segnalati all'Ente nazionale per l'aviazione civile in vista di una sanzione che potrebbe superare i seimila euro. Un fenomeno sempre più diffuso anche in Veneto secondo Alex Barattin, delegato del Soccorso alpino e speleologico per Belluno e Treviso, che per questo rivolge un appello alla Regione: «A dieci anni dalla legge approvata sull'onda della tragedia di Falco, serve un colpo di reni per attuarla fino in fondo, in modo da regolamentare una disciplina altrimenti molto pericolosa per i soccorritori che volano a bassa quota».
LA RICOGNIZIONE
L'ultima slackline, in ordine di tempo, è stata scoperta durante un volo di ricognizione effettuato dai finanzieri del Soccorso alpino di Passo Rolle (Trento) e della Sezione aerea di Bolzano.
LA NORMA
La stessa missione del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, che difatti condivide l'allarme sui rischi comportati dai fili di poliestere o nylon tirati senza alcun permesso. «Quest'anno ne abbiamo riscontrati già diversi spiega Barattin nelle località più varie: Tre Cime di Lavaredo, Dolada, Sass Pordoi. Di per sé questo è uno sport che cresce sempre di più e che noi non intendiamo certamente vietare, perché capiamo che è un nuovo modo per i giovani di avvicinarsi alla montagna. Bisogna però disciplinarlo meglio, con l'informazione degli escursionisti, soprattutto degli stranieri che non conoscono la norma. E questa legge, la 19 del 2012, va applicata attraverso decreti attuativi che ancora mancano. La commissione che è stata istituita ha fornito le sue indicazioni, ora si tratta di aggiornare con maggiore frequenza la banca-dati degli ostacoli e di rendere chiaro il percorso da seguire per chi deve presentare richiesta di autorizzazione all'installazione delle slackline. Purtroppo per noi soccorritori del Cnsas, ma anche per quelli del Suem e dei Vigili del fuoco, ogni volo a bassa quota è motivo di ansia. Di funerali ne abbiamo celebrati anche troppi».
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