Disabili, inaugurato l'appartamento "speciale" per la vita indipendente

Disabili, inaugurato l'appartamento "speciale" per la vita indipendente
VENEZIA - Una moderna e luminosa palazzina di via Valeri, nel nuovo quartiere a ridosso del centro storico di Camposampiero (Padova), ospita un appartamento speciale: una famiglia...

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VENEZIA - Una moderna e luminosa palazzina di via Valeri, nel nuovo quartiere a ridosso del centro storico di Camposampiero (Padova), ospita un appartamento speciale: una famiglia composta da cinque persone con disabilità che condividono non solo un tetto, ma un progetto di vita autonoma e indipendente.


La struttura è stata inaugurata con una festa informale, alla presenza dell'assessore regionale alla sanità e al sociale. Il nuovo appartamento, il primo del Camposampierese per il "Dopo di noì", è stato pensato per accogliere e accompagnare persone disabili quando i genitori o i familiari invecchiano o non sono più in grado di prendersi cura di loro: è un progetto della «Rete Comunità accogliente» dell'Alta Padovana che unisce 29 enti del territorio e che ha il suo braccio operativo nella Cooperativa sociale Nuova Vita. Quella che inauguriamo oggi è la risposta ad un bisogno cresciuto con le persone e le famiglie che frequentano i nostri servizi, ha ricordato Armando Mattesco, presidente della Cooperativa sociale Nuova Vita.


In questo appartamento - ha proseguito Mattesco - c'è un territorio, l'Alta padovana, che ha saputo farsi «Rete Comunità Accogliente», e creare, a sostegno del progetto «Dopo di noi», un'alleanza composta da 29 enti provenienti dai mondi della cooperazione, del lavoro, della cultura, dello sport e dell'associazionismo. Apprezzamento e sostegno per l'iniziativa è stato espresso dall'assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin. Si tratta di una proposta - ha ricordando - che le famiglie ci chiedono e che stiamo monitorando con molta attenzione, perché legata a una semi-residenzialità più leggera, sperimentale, che esce dagli standard tradizionali. Rappresenta un modo nuovo di concepire la disabilità e offre una sempre maggiore vita indipendente. In altri termini, mette al centro la persona. La legge 112/2016 del «Dopo di noi» - ha proseguito - è una scommessa che abbiamo sostenuto nell'ultimo biennio con uno stanziamento di dieci milioni di euro, e che nel bilancio 2019 prevede una ulteriore impegno per circa 3,8-3,9 milioni
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Il Gazzettino