Primo caso dell’anno di virus Dengue in provincia di Venezia. Si tratta dell’infezione dello stesso genere della febbre gialla che non si trasmette direttamente tra...
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Gli addetti saranno all’opera stamane e domani mattina, in entrambi i casi dalle 5 alle 7, per effettuare due interventi adulticidi e uno larvicida di modo da rimuovere i focolai e prevenire qualsiasi possibilità di contagio. L’area interessata sarà estesa ad un raggio di 100 metri dall’abitazione della paziente che è stata presa in carico dagli specialisti dell’Ulss 3 Serenissima in forma ambulatoriale ed è già in via di guarigione. L’azienda sanitaria ha segnalato ieri il caso al Comune che, con un’ordinanza, ha invitato Veritas a intervenire secondo quanto prevede il protocollo che viene adottato in questi casi dal Piano regionale di sorveglianza. In vista delle operazioni di oggi e domani, a chi vive e lavora in zona è richiesto di chiudere le finestre e non usare l’aria condizionata e di evitare di abbandonare contenitori che possano contenere acqua piovana, o comunque di svuotarli, effettuando peraltro trattamenti larvicidi costanti. Inoltre è raccomandato di raccogliere la verdura e la frutta degli orti pronta al consumo, di proteggere le piante con teli di plastica e di tenere al chiuso gli animali domestici. Dopo il trattamento sarà importante pulire con acqua e sapone, usando dei guanti, tutto ciò che possa essere stato investito dal prodotto che viene sparso. La malattia in questione è un’arbovirosi (categoria in cui rientrano anche il West Nile e la Zika), causata da uno dei virus Dengue trasmesso all’uomo dalla puntura di zanzare infette del genere “Aedes” che pungono soprattutto di giorno. I virus appartengono alle famiglie delle Flaviviridae endemici nella maggior parte dei Paesi tropicali. L’esordio è acuto, caratterizzato da febbre per 3-5 giorni, forte mal di testa, mialgia, atralgia, dolori retro-orbitali, disturbi gastrointestinali e rash generalizzato, che compare generalmente quando la temperatura corporea torna normale. Il periodo di incubazione è in media di una settima dopo la puntura della zanzara infetta che a sua volta diventa contagiosa 8-12 giorni dopo aver ingerito sangue da un soggetto che ha il virus nel sangue. Il bollettino della Regione di una settima fa registra quest’anno 10 casi confermati d’importazione nel Veneto: 1 a Belluno, 2 a Verona, 3 a Padova e 4 a Treviso. Tutte persone che avevano soggiornato all’estero, soprattutto in Asia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino