PONTE NELLE ALPI - C'è la mano bellunese dietro alla morte dei due agenti della Questura di Trieste uccisi ierii a bruciapelo dalla pistola d'ordinanza sfilata loro...
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IL SINDACO
Della questione è stato anche interessato lo stesso sindaco di Ponte nelle Alpi Paolo Vendramini che sta valutando attraverso l'anagrafe comunale e i servizi sociali la presenza degli Stephan Meran nel territorio pontalpino. «Sto cercando di capire - ha spiegato ieri sera il primo cittadino - quali possano essere stati gli spostamenti dei due fratelli nel nostro comune e con chi possano essere stati in contatto. Ho comunque interessato della questione i funzionari del Comune ma anche i nostri servizi sociali dato che, da quello che ho appreso, Alejandro Augusto Stephan Meran aveva problemi di natura psichica e quindi potrebbe essere stato inserito in qualche programma di assistenza».
IL PRECEDENTE
E, sempre ieri sera, è emerso un precedente bellunese a caqrico di uno dei due fratelli, probabilmente lo stesso omicida: sempre durante il 2017, era stato fermato da una Volante della Questura per il port abusivo di arma da taglio, addirittura una scimitarra. Dagli archivi non risulta che abbia già risposto penalmente al Tribunale di quel reato. Di fatto, da quell'anno i due dominicani aveano deciso di lasciare il Bellunese per trasferirsi a Trieste, teatro ieri dell'efferato omicidio.
LE VITTIME
Pierluigi Rotta, agente scelto, di 34 anni, e Matteo De Menego, agente semplice, di 30 anni, sono morti uccisi dai proiettili delle pistole in uso proprio alla polizia, caduti nei corridoi della Questura di Trieste crivellati di colpi dal pontalpino Alejandro Augusto Stephan Meran che era stato portato ion casermaperchè accusato di aver rubato in mattinata uno scooter. Alejandro Augusto Stephan Meran, 29enne di nazionalità dominicana subito dopo il furto del motorino si sarebbe pentito e per questo ha chiamato il fratello, Carlysle di 32 anni, il quale avverte la polizia. Giungono sul posto una Volante con due agenti a bordo e un'auto della Mobile. I due fratelli salgono sulla prima vettura; l'altra li segue a distanza. Poi la tragedia... Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino