OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
CONEGLIANO - Patteggiamento negato all'imprenditore bulgaro che il 30 gennaio in A28 ha tamponato a circa 180 chilometri l'ora, con la sua Land Rover Freelander, l'utilitaria delle cugine Sara Rizzotto, 26 anni, di Conegliano e Jessica Fragasso, ventenne di Mareno di Piave, morte in seguito alle gravi lesioni riportate. La Procura non ha accettato la proposta avanzata dai difensori Gianni Massanzana e Loris Padalino, che avevano quantificato la pena in 4 anni e 8 mesi offrendo 70mila euro destinati alle due bimbe, di 2 anni e mezzo e di pochi mesi, di Sara Rizzotto in attesa che l'assicurazione provveda a liquidare il risarcimento previsto per i familiari.
FASCICOLO AL GUP
Il fascicolo è già stato trasmesso alla cancelleria del Gip/Gup affinché venga fissata l'udienza per l'ammissione al rito abbreviato.
LA PERIZIA
Secondo la perizia della Procura, Traykov quella sera guidava a una velocità stimata attorno ai 180 chilometri all'ora, circostanza che gli avrebbe impedito di rispettare la distanza di sicurezza e di arrestarsi in tempo utile per evitare il tamponamento che ha distrutto l'auto su cui viaggiavano le due cugine, causandone la morte, oltre al ferimento delle due bimbe che erano rimaste a lungo in ospedale per i traumi subito dopo lo schianto. E, poi evitare il tamponamento dell'auto con a bordo i coniugi Fragasso. La mamma di Sara, Stefania Di Grazia, che aveva abbandonato la figlia quando aveva due anni: «Chiedo una pena esemplare per il pirata della strada che ha ucciso mia figlia e la cugina Jessica. Voglio giustizia per le due figliolette di Sara, che non c'è più».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino