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PADOVA - «Uno alla volta, per pochi minuti». Come un mantra se lo sono sentiti ripetere per tutta la giornata di ieri gli inquilini di via Bessarione. In due turni, uno la mattina e l'altro il pomeriggio, sono potuti entrare nelle loro case scortati dai vigili del fuoco, giusto il tempo necessario per recuperare qualche abito, il necessario per passare chissà quante altre notti fuori casa, o anche solo per sfamare i propri animali costretti a rimanere confinati in casa.
La sofferenza
«Chissà per quanto tempo dovremo vivere così, qualcuno parla addirittura di dieci giorni - allarga le braccia una delle residenti che attende pazientemente di entrare con il caschetto già calato sulla testa -. Non ci saremmo mai aspettati nulla del genere, non ci sono state avvisaglie».
«Non abbiamo mai avuto problemi di allagamenti, neanche al pianterreno - le fa eco un vicino del secondo piano -.
I dubbi
Nel pomeriggio è la volta di un altro gruppo di residenti. Tra loro c'è Pierpaolo Baldoin, il proprietario del garage collassato e della Lancia Musa bloccata all'interno. «Per il momento di tornare dentro non se ne parla - spiega -. Io sono fortunato, ho trovato ospitalità da mio figlio e anche un'amica della Guizza si era resa disponibile. Ma è una situazione scomoda e pesante. Però qui ci sono tanti controlli da fare, per il momento non possiamo fare altro che aspettare». Anche l'auto per ora resta intrappolata e Baldoin ha rischiato di restare lui stesso coinvolto nel crollo. «Ero lì nel box fino a pochi minuti prima - racconta -, nei gironi precedenti sentivo che sotto il pavimento suonava vuoto, ma non avrei mai pensato a una cosa del genere».
«Non ci sono state avvisaglie, la palazzina è del 1973 ed è stata restaurata pochi anni fa, non presenta apparentemente problemi strutturali - aggiunge l'amministratore di condominio -. Servirà aspettare gli esiti delle prime verifiche per poter capire qualcosa di più su ciò che è successo, al momento quel che sappiamo è che soltanto un garage ha il pavimento collassato. Le tempistiche purtroppo sono quanto mai incerte: di sicuro bisognerà aspettare qualche giorno. Ci stiamo coordinando anche con il Comune».
Il Gazzettino