Crisi Wartsila: sciopero di otto ore, i sindacati chiamano i politici

Crisi Wartsila: sciopero di otto ore, i sindacati chiamano i politici
TRIESTE - Uno sciopero di otto ore è stato proclamato per oggi da Fim-Fiom-Uilm, in presidio davanti alla sede del Consiglio regionale, a Trieste, in concomitanza con...

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TRIESTE - Uno sciopero di otto ore è stato proclamato per oggi da Fim-Fiom-Uilm, in presidio davanti alla sede del Consiglio regionale, a Trieste, in concomitanza con l'incontro per Wartsila Italia, multinazionale dei grandi motori marini, che si è tenuto in Consiglio regionale alla presenza degli assessori regionali alle Attività produttive e al Lavoro, Sergio Bini e Alessia Rosolen. L'obiettivo, spiega il segretario generale della Uilm Trieste, Antonio Rodà, «è quello di fare il punto sulle prospettive future e capire se l'ennesimo annuncio di esuberi fatto dalla multinazionale finlandese avrà degli effetti o meno su Trieste e quali siano le prospettive industriali per il 2020 visto che si prospetta un futuro di cassa integrazione». In presidio, sempre in piazza Oberdan, anche per i metalmeccanici della Usb di Trieste che hanno proclamato uno sciopero generale del comparto industriale lavoro privato. Nessun esubero occupazionale ulteriore previsto dall'azienda per il sito di San Dorligo della Valle/Dolina rispetto a quelli gestiti con l'accordo sindacale dello scorso 25 luglio. Inoltre la conferma dell'importanza strategica dell'impianto giuliano in virtù degli investimenti fatti nell'ultimo triennio e previsti per il 2020. Infine, l'impegno a contenere gli effetti della complessa congiuntura attuale anche con riferimento agli appalti esterni.


Queste le risposte ricevute dagli assessori dai vertici aziendali della Warstila al tavolo convocato oggi e al quale hanno partecipato rappresentanti aziendali, organizzazioni sindacali, Rsu e Confindustria Venezia Giulia. Preso atto della frenata congiunturale per il 2020, Rosolen e Bini hanno ribadito la piena disponibilità della Regione ad

accompagnare l'azienda in maniera coordinata
mettendo a disposizioni tutti gli strumenti di politica attiva del lavoro, fra cui interventi formativi, e di politica industriale previsti dalla normativa. In particolare Rosolen ha evidenziato l'importanza che il percorso intrapreso dall'azienda non comporti ulteriori diminuzioni di organico, anche nel rapporto con le ditte dell'indotto, affinché non vadano disperse competenze e professionalità. Da parte sua Bini ha ricordato come la Regione abbia accompagnato positivamente Wartsila nel piano industriale erogando circa 3 milioni e 500mila euro per l'innovazione e l'efficientamento energetico dell'impianto.


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Il Gazzettino