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PORDENONE E UDINE - Non è solo il timore della variante inglese, che probabilmente circola da tempo. È semplicemente un trend che si è invertito, e come avvenuto già in autunno è ripartito anche da una fascia d’età che la malattia spesso non l’accusa, ma che il contagio lo diffonde. L’allarme torna a suonare nelle scuole, tra i bambini e i ragazzi, e a meno di un mese dall’ultimo stop (si era tornati in classe alle superiori il 1 febbraio) gli istituti della regione rischiano di dover chiudere di nuovo. Stavolta tutti, ovunque. La presa di posizione più importante, dopo il “lancio” della mattina, è arrivata dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ieri pomeriggio: «Attendiamo domani (oggi, ndr) i dati epidemiologici che sta preparando la nostra task force, poi decidiamo». Sono ore di lavoro senza sosta: davanti agli esperti scorrono i numeri dei contagi nelle scuole. Dovranno essere ordinati e fatti “parlare”. Serviranno a “coprire” un’eventuale decisione drastica anche a fronte di possibili ricorsi. Ma la strada sembra tracciata: il contagio si sta diffondendo tra i giovani e il pericolo è che passi a breve alle persone a rischio, sovraccaricando di nuovo il sistema sanitario.
L’ATTACCO
«La scuola oggi purtroppo è un vettore di contagio importantissimo ed è aperta, mentre ci sono invece attività, anche piccole o parziali che però non comportano rischi e rimangono chiuse».
I NUMERI
L’allarme è supportato dai numeri aggiornati quotidianamente dal team guidato dall’epidemiologo Fabio Barbone. La scuola, a febbraio, ha praticamente “doppiato” gli altri ambiti di contagio, come ad esempio gli ospedali e le case di riposo (ambienti ormai protetti da una campagna vaccinale che ha raggiunto numeri ottimi) ma anche gli incontri tra amici, che invece avevano “spinto” la piccola terza ondata che in Friuli Venezia Giulia si era manifestata a cavallo delle feste natalizie. I focolai scolastici sono nuovamente aumentati. Nella settimana che si è conclusa il 14 febbraio sono stati contati 44 “cluster”. Oggi sono attesi i dati più aggiornati, quelli decisivi.
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Il Gazzettino