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Anche in Friuli Venezia Giulia scatta l’allarme per i cosiddetti “Covid party”, cioè gli incontri organizzati di proposito dai no-vax per esporsi a un positivo e contrarre il Covid. Con un solo obiettivo: ottenere, dopo la malattia o la semplice positività al tampone, il Green pass rafforzato da guariti, che equivale a tutti gli effetti a quello che viene rilasciato ai vaccinati. L’ultima “follia” del variegato movimento no-vax corre come al solito su Telegram, dove una chat è stata creata proprio per questo motivo e ne fanno parte anche diversi cittadini del Friuli Venezia Giulia.
Si chiama “Casual Coronavirus party”, ma di casuale c’è ben poco, perché è tutto organizzato. A rispondere - a distanza - è però un primario di Terapia intensiva in prima linea da due anni. E il suo messaggio è di quelli potenti: «State attenti, non è un gioco. Rischiate la vita».
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IL GRUPPO
«Ciao, sono di Udine, cerco positivi in zona. Va bene anche in Veneto». «Vivo al confine tra la provincia di Udine e quella di Pordenone, ma sono disposto a fare anche mille chilometri per contagiarmi». Il gruppo funziona così. Si mette un annuncio, a cui risponde (in pubblico o in privato) chi è positivo al Covid.
L’ALLARME
«Non ne posso più di queste cose, ho la nausea», è il commento laconico di Lucio Bomben, dipartimento di prevenzione di Pordenone. Ma la replica più ficcante arriva dal reparto dell’ospedale che più da vicino ha visto la sofferenza, le vittime, i lunghi periodi da intubati di pazienti spaventati. Lo stesso reparto - la Terapia intensiva - che oggi vede praticamente solo non vaccinati soffrire a pancia in giù sul letto. «Purtroppo per noi non è una novità - spiega il primario Tommaso Pellis -. Abbiamo avuto anche dei pazienti che sono finiti in ospedale proprio dopo una “festa Covid”. E c’è anche chi purtroppo non ce l’ha fatta. Il mio messaggio è uno solo: non si scherza, rischiate di finire davvero male. Oggi i ricoverati con tre dosi sono praticamente nulli. Con il booster la malattia grave è quasi scomparsa. Ma una persona totalmente non vaccinata che decide di contagiarsi di proposito deve sapere che sta andando incontro a una vera e propria roulette russa. E le cose possono andare molto ma molto male. Noi viviamo queste situazioni ogni giorno».
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Il Gazzettino