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CORTINA - I Giochi spingono Cortina che sulla strada per i grandi eventi continua a cogliere le opportunità. La giunta regionale del Veneto ha ammesso a finanziamento i primi due progetti del bando “Interventi a valenza strategica regionale - nuovi impianti di risalita e ammodernamento di impianti esistenti”, promosso per concedere contributi, in conto capitale, destinati allo sviluppo delle aree sciistiche attrezzate. Questo primo investimento, del valore di 8 milioni di euro, finanzierà la realizzazione della nuova cabinovia ad agganciamento automatico GD10, per il collegamento “Cortina-Socrepes”, proposto dall’azienda Dolomiti Rete, in cui rientrano diverse società di impianti di Cortina e delle Dolomiti. Comprende inoltre il contributo per l’acquisto e l’installazione della nuova funivia bifune “Valgrande Staunies” del tipo speciale Funifor, che verrà realizzata dalla società Faloria. Entrambi gli impianti a fune sono stati progettati a Cortina.
SCELTA VERDE
«Il tema della mobilità sostenibile, che riguarda sia la popolazione residente sia i turisti, è centrale soprattutto nel territorio montano, dove la crescita e lo sviluppo devono andare di pari passo con le esigenze di tutela di un panorama affascinante e unico come quello della montagna veneta – dichiara Federico Caner, l’assessore regionale al turismo, che ha proposto il finanziamento – e in questa direzione va il potenziamento e l’ammodernamento degli impianti a fune, che sono al tempo stesso un servizio alle comunità locali, ma anche un volano per l’economia turistica».
FUNIFOR
Per la nuova Funifor del monte Cristallo è stato presentato nel febbraio 2018 un progetto da 9 milioni di euro, depositato alla Provincia di Belluno. La nuova funivia a doppia fune dovrebbe percorrere il canalone di forcella Staunìes, dove saliva la storica ovovia, con i vagoncini gialli e rossi, costruita per le Olimpiadi 1956 e chiusa nel luglio 2016. Nel Funifor, brevetto dell’azienda Doppelmayr, la cabina è sostenuta dalle funi portanti laterali, per contrastare maggiormente l’azione del vento. Non ci sarà più la stazione intermedia, che consentiva di scendere dall’impianto a metà del percorso. Dalla stazione a valle, a Son Forca, ci sarà un unico pilone dopo trecento metri, così da lasciare libero tutto il canalone di Staunìes, senza intralci, sino alla stazione a monte.
«LA MONTAGNA SI RIGENERA»
I mezzi battipista, ancorati all’argano, potranno pertanto curare il tracciato, che potrà tornare ad essere il più ripido del Dolomiti Superski, con una pendenza del 67 per cento. «La Regione Veneto è da sempre impegnata, oltre che alla promozione, alla tutela del patrimonio ambientale e naturalistico, per favorire una crescita sostenibile del territorio montano, valorizzando al tempo stesso le sue risorse economiche e sociali - continua l’assessore Caner – e anche le infrastrutture rientrano all’interno della rigenerazione della montagna, in chiave sostenibile e in ottica dei grandi eventi internazionali, dai Mondiali di sci alpino Cortina 2021 fino ai Giochi Olimpici invernali 2026, oltre a favorire la crescita del turismo montano, estivo e invernale».
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Il Gazzettino