VENEZIA - Due manifestazioni con un unico obiettivo dichiarato: difendere Venezia da un turismo sempre più aggressivo e invadente. Ieri nel tardo pomeriggio associazioni e...
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I GASOMETRI
I lavori di bonifica sono cominciati in piena pandemia, ma resta ancora il nodo del cambio di destinazione d'uso, da pubblico a privato, unico vincolo, spiegano gli organizzatori della manifestazione, alla costruzione dell'ennesimo albergo. «Purtroppo da quando l'area degli ex gasometri è stata acquistata da Ivan Holler, lo stesso degli ostelli di Mestre, non c'è stato alcun dubbio sull'intento di trasformare una zona ancora autentica e viva in un luogo puramente ad uso e consumo dei turisti - spiega Jorge Molina Ruiz - studente del liceo Benedetti.
LANCIONI
All'iniziativa ha aderito anche la consigliera 5 stelle Elena La Rocca che in un comunicato ha espresso ferma contrarietà all'operazione di Holler: «Le conseguenze per quest'area di Venezia, che ancora si salvava dalla desertificazione sociale saranno devastanti. Per non parlare del nuovo pontile per i lancioni».
Il corteo di studenti, residenti e associazioni, partito da San Francesco della Vigna intorno alle 18.45 ha raggiunto poi campo San Giovanni e Paolo, dove si erano dati appuntamento altre associazioni e gruppi di cittadini per un flash mob alle Fondamente Nuove.
«Non immaginavamo che, a pochi giorni dalla parziale riapertura delle attività produttive, si offrisse già la prima occasione per difendere Venezia dalla speculazione e dalla macchina del turismo mordi e fuggi - intervengono gli organizzatori - Alle Fondamente Nove è in corso la costruzione di un pontile per motoscafi gran turismo. Oltre al pericolo per la stabilità degli edifici adiacenti, la collocazione del pontile inevitabilmente genererà nuovo traffico acqueo e moto ondoso in un punto già molto trafficato e un nuovo flusso turistico, che andrà ad intasare zone ancora densamente abitate».
Alice Carlon
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Il Gazzettino