PADOVA - Via Crucis del Papa in mondovisione senza fedeli per l'emergenza coronavirus. Il Pontefice, stasera dalle 21, presiederà una inedita Via Crucis a causa della...
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IL MESSAGGIO DEL PAPA
«Cari amici della Parrocchia Due Palazzi di Padova, ho letto le meditazioni di cui avete fatto dono tutti insieme. Ho preso dimora nelle pieghe delle vostre parole e mi sono sentito accolto, a casa. Grazie per aver condiviso con me un pezzo della vostra storia. Dio racconta di sé e ci parla dentro una storia, ci invita all'ascolto attento e misericordioso». È il messaggio inviato da papa Francesco in risposta alle meditazioni fatte preparare dalla comunità del carcere Due Palazzi di Padova per la Via Crucis di questa sera. Il messaggio è stato fatto ascoltare stamane da don Marco Pozza, cappellano del carcere, intervenuto in diretta su Rtl 102.5 durante «Non Stop News». «Voglio ringraziarvi - dice ancora il Papa -, anche perché avete disperso i vostri i nomi non sul mare dell'anonimato ma delle molte persone legate al mondo del carcere. Così, nella Via Crucis, presterete la vostra storia a tutti colori che nel mondo condividono la medesima situazione». «E' consolante leggere una storia nella quale abitano le storie, non solo delle persone detenute, ma di tutti coloro che si appassionano per il mondo del carcere - prosegue il Pontefice -. Insieme è possibile. Insieme. Vi abbraccio forte». «Anche se sono certo che Don Marco ve lo ricorda sempre, ve lo chiedo: pregate per me - conclude -. Vi porto sempre nel mio cuore. Grazie».
DON MARCO POZZA
«Leggo le parole di Papa Francesco come parole che sono la soddisfazione di una comunità intera che, nell'attesa di credere che i morti risorgeranno, si sforza tutti i giorni di aiutare i viventi che sono caduti per terra a risorgere, a rimettersi in piedi - ha commentato Don Marco Pozza -.
Il Gazzettino