CASTELFRANCO/BASSANO - Primi disagi dovuti alle nuove misure per la sicurezza sanitaria sui treni. Passeggeri fatti scendere dai convogli, altri a cui è stato vietato...
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GLI EPISODI Già sabato mattina, poco prima di mezzogiorno, il primo episodio si è verificato a Castelfranco Veneto. Il capotreno del regionale che collega Bassano del Grappa a Venezia ha avvertito la polizia che, una volta giunto in stazione, avrebbe dovuto far scendere circa un centinaio di passeggeri perché il treno era già troppo affollato. Quel convoglio ne poteva trasportare al massimo 180, a bordo ce n’erano quasi 300. Arrivati in stazione, poco più di un centinaio di persone è stato quindi invitato a scendere dal treno. Non sono mancati malumori, ma Trenitalia aveva già predisposto il servizio autobus per raggiungere Venezia. In più aveva messo a disposizione anche un altro treno che sarebbe ripartito una ventina di minuti più tardi. C’è chi ha scelto la prima soluzione, chi la seconda. A vigilare che non accadesse nulla, e che tutti mantenessero le distanze e indossassero le mascherine, c’hanno pensato gli agenti della Polfer di Castelfranco Veneto. Situazione analoga ieri mattina, sempre attorno a mezzogiorno e sempre sulla tratta Bassano del Grappa-Venezia. Stavolta però una cinquantina di passeggeri non è nemmeno salita sul treno: i posti a disposizione erano già tutti occupati. I viaggiatori però erano già stati informati dalle forze dell’ordine che non sarebbero potuti salire, e che dieci minuti più tardi sarebbe passato un secondo treno per portarli a destinazione.
LA COLLABORAZIONE Anche a Treviso qualche decina di viaggiatori si è vista costretta ad attendere il treno successivo.
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Il Gazzettino