Distribuzione delle pensioni con la "scorta" dei carabinieri

Distribuzione delle pensioni con la "scorta" dei carabinieri
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PADOVA -  É cominciata ieri la distribuzione anticipata delle pensioni del mese di aprile. A fronte dei tanti anziani che stanno raggiungendo gli uffici postali di tutta la provincia e dei casi di truffa e borseggio ai loro danni purtroppo noti alle cronache, i carabinieri hanno organizzato una serie di servizi ad hoc per vigilare sugli spostamenti dei pensionati e per metterli in guardia.


I militari delle cinque compagnie padovane erano ieri presenti in prossimità di molte sedi di Poste Italiane e lo saranno fino al 1 aprile quando saranno esauriti i turni per ritirare la pensione in contanti in base all'elenco alfabetico reso noto nei giorni scorsi. Se infatti molti si vedono accreditare il denaro sul conto corrente e possono prelevarlo senza recarsi in ufficio, per alcuni specie i più anziani è necessario rivolgersi al personale delle Poste. Ciò significa allontanarsi da casa e rientrarvi con i contanti addosso diventando potenziale obiettivo di scippatori in strada oltre che di malintenzionati che tengono d'occhio le vittime ed entrano in azione nelle abitazioni. Il problema è noto poiché nel Padovano numerosi sono i casi di raggiro e furto ai danni degli anziani.


Se gli stratagemmi adottati sono i più vari, il copione è sempre lo stesso: i truffatori individuano i più inermi o quelli che vivono soli, si presentano a casa fingendosi idraulici, dipendenti delle ditte di acqua o elettricità o addirittura vigili urbani e convincono i pensionati a farli entrare in casa. Dicono di dover urgentemente controllare gli impianti, millantano problemi alle bollette o propongono contratti per confondere le prede e fare man bassa di gioielli e banconote. Contro simili reati è da sempre impegnata l'Arma, che in questi giorni ha deciso di sensibilizzare i pensionati con impegno ancora maggiore. Dall'esplosione dell'allerta sanitaria infatti non sono mancati gli approfittatori. Si tratta di delinquenti, che in altre regioni sono riusciti nel loro intento di derubare le vittime. Nel Padovano non si registrano ad oggi casi andati a segno, ma vi sono state diverse segnalazioni. I carabinieri stanno quindi invitando i pensionati alla massima cautela, raccomandando di non dare confidenza agli estranei né tantomeno di aprire loro la porta di casa e anzi di fare presente al 112 ogni possibile episodio sospetto.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino