VENEZIA - Un triage telefonico, evitare assembramenti negli ambulatori e richiesta di sistemi di protezione, quindi tute e maschere per poter visitare i pazienti per i quali si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE REGOLE
In concreto i medici di famiglia propongono di effettuare una sorta di prima diagnosi telefonica, in questo modo attraverso alcune domande poste al paziente cercano di capire il livello di coinvolgimento delle vie respiratorie. «Nei casi sospetti dobbiamo poi fare la visita a domicilio - spiega il referente veneto della Fimmg - per questo dobbiamo disporre di sistemi di protezione che gli ambulatori non hanno o hanno in numero non adeguato alle esigenze di questa emergenza. Serve infatti indossare la tuta e avere la mascherina di plexiglass, perché il contagio avviene attraverso la salita». I medici di famiglia rivolgono anche un appello ai loro pazienti: recarsi in ambulatorio solo se indispensabile. «Dobbiamo trovare un modo per selezionare gli accessi nei nostri studi - continua Crisarà - considerato che possono diventare luoghi a rischio per il contagio». Anche perché nel caso in cui un medico abbia visitato un paziente risultato positivo senza sistema di sicurezza dovrà essere messo lui stesso in quarantena. L’appello a fornire il materiale di protezione ai medici arriva anche dalla Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri per voce del suo presidente Filippo Anelli e del vice Giavanni Leoni. «Dei quattordici contagiati dal nuovo Coronavirus in Lombardia, cinque sono operatori sanitari, medici e infermieri. È indispensabile che le Regioni forniscano subito il previsto materiale di protezione e indicazioni univoche su come gestire i casi. Così - spiegano da Fnomceo - si rischia di vanificare il lavoro fatto dal ministero della Salute, che sin da subito ha invece fornito tali indicazioni, demandando alle Regioni i protocolli operativi e la fornitura dei materiali».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino