VENEZIA - Nove. Uno in più di lunedì sera. Rallenta ma non si ferma, nel veneziano, il contagio di coronavirus: anche ieri infatti il pallottoliere immaginario che...
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DUE SITUAZIONI GRAVI
Di nove casi individuati in provincia di Venezia (otto sono veneziani, uno padovano) risultati positivi al Covid19, cinque sono ricoverati in ospedale. Tre sono su un letto del Civile, nel padiglione Jona: due di loro - i pazienti di 88 e 86 anni, sono in Rianimazione - mentre il terzo, un ottantatreenne positivo da lunedì, è nel reparto di Malattie Infettive del Santi Giovanni e Paolo. Gli altri due pazienti ricoverati in ospedale sono le situazioni che preoccupano la direzione sanitaria dell'Ulss veneziana. Il più grave è il sessantasettenne di Oriago di Mira trovato positivo al coronavirus sabato mattina e ora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Padova, dopo essere passato per le strutture sanitarie di Mirano e Dolo, nella quale ha contagiato i medici che si sono presi cura di lui. Sempre ieri, nelle stesse ore in cui il Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3 faceva il conto con il nono contagiato, peggioravano le condizioni sanitarie dell'ottantenne della Gazzera, ricoverato lunedì sera nel reparto Infettivi dell'ospedale All'Angelo di Mestre e ora su un letto della Rianimazione.
IN QUATTRO SENZA SINTOMI
Meno grave, al momento, il quadro clinico degli altri quattro pazienti contagiati e in isolamento nelle proprie abitazioni, perché sintomatici. Sono tutti operatori sanitari: oltre all'infermiere del Civile risultato positivo ieri, gli altri fanno parte del personale ospedaliero di Dolo, chi cioè aveva visitato e assistito il sessantasettenne di Oriago di Mira diventato il paziente 1 del veneziano. I tre ospedalieri sono una dottoressa di Mira, un'addetta alle pulizie di Campolongo Maggiore e un infermiere di Vigodarzere, in provincia di Padova, ora a carico dell'Ulss 6 Euganea competente per territorio. Per loro, che sono risultati positivi al test del tampone ma non presentano i sintomi influenzali tipici del virus, non è stato previsto il ricovero ma una forma di isolamento in casa, ovviamente con controlli e aggiornamenti periodici per capire se ci siano peggioramenti delle condizioni che costringano a procedere con un trasferimento in ospedale. Una procedura che se fino a ieri riguardava solamente la Riviera del Brenta, adesso tocca anche l'estuario veneziano, con il contagio dell'infermiere di Cavallino-Treporti in quarantena nella propria abitazione.
SOLTANTO VOCI
Questo mentre ieri mattina si era diffusa la notizia di quattro nuovi contagi a Dolo e associati inizialmente al cluster dell'ospedale di Mirano.
Il Gazzettino