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Le misure più restrittive della zona arancione «colpiscono più di 4 italiani su 10 (44%) nonostante interessino solo cinque regioni che si classificano però tra le più popolose a livello nazionale». È quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento alla nuova Ordinanza del ministero della Salute con la quale passano in area arancione le Regioni Veneto, Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Sicilia .
«Ci vivono 26,3 milioni di italiani sottoposti a restrizioni su spostamenti, orari e attività.
Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione, continua Coldiretti, «si fanno sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa - conclude Coldiretti - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l'economia e l'occupazione».
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