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MESTRE - In trasferta da Livorno a Venezia per fare spaccate nelle attività commerciali. Almeno 14 furti, di cui 12 spaccate ai danni di esercizi commerciali, tutti messi a segno nel mese di gennaio in diversi comuni della provincia di Venezia, in particolare a Mestre, Marcon, Martellago e Quarto d’Altino hanno la firma di una coppia di livornesi, un uomo e una donna. Nella tarda serata di giovedì, 23 febbraio, i carabinieri della Compagnia di Mestre, delegati dalla Procura della Repubblica di Venezia, hanno eseguito due misure cautelari, emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia, nei confronti dei due livornesi indiziati di una lunga serie di furti commessi nell’entroterra veneziano, in particolare a Mestre. L’uomo è stato associato al carcere di Livorno, mentre alla donna è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di uscire dalle 19 alle 7.
IL MODUS OPERANDI
Sempre medesimo il modus operandi che avrebbero utilizzato i due: si sarebbero prima impossessati di un’autovettura, la quale poi sarebbe stata utilizzata per spaccare le vetrine degli esercizi commerciali, trafugando i soldi all’interno della cassa e dandosi quindi alla fuga. L’indagine ha preso avvio da un inseguimento dei militari della Radiomobile della Compagnia di Mestre, che erano sulle tracce di un’automedica della Croce Rossa, rubata a Mestre, con cui i due livornesi avrebbero tentato di abbattere una vetrina di un panificio di Marcon, che aveva prontamente chiamato al 112.
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Il Gazzettino